Cosa mangiare con il Cartizze?
Il Cartizze Brut, dal gusto secco e deciso, è ottimo per accompagnare pietanze dal sapore leggero e delicato, come pesce, carni bianche, risotto o formaggi invecchiati. Il Cartizze Dry presenta note fresche e amabili, ed è l'ideale per accompagnare i migliori dessert dolci e la frutta secca.
A cosa si abbina il Prosecco?
Tra i primi piatti, i risotti si sposano perfettamente con un Prosecco Brut, specialmente se a base di pesce o verdure: un esempio calzante è quello del risotto agli asparagi, il cui particolare sapore acidulo dell'ortaggio viene bilanciato dalla fragranza fruttata e fresca del Prosecco.
Che differenza c'è tra un Prosecco e un Cartizze?
Tecnicamente infatti il Cartizze è un Cru, ossia la produzione di maggiore qualità e pregio tra le tipologie di Prosecco Superiore, proprio a causa della provenienza specifica delle uve. Non a caso la zona del Cartizze è anche conosciuta anche come il Pentagono d'oro del Prosecco.
Cosa si intende per Cartizze?
Cartizze è una ristretta area collinare che si estende per soli 108 ettari, dove si produce il prestigioso vino Spumante chiamato Prosecco DOCG Superiore di Cartizze. Si tratta di una selezione di piccoli vigneti, racchiusi in 1 chilometro quadrato, che contano all'incirca 140 diversi proprietari terrieri.
Come abbinare Brut?
Brut: questo è il dosaggio più comune per gli Champagne.
Puoi abbinarli ad antipasti leggeri come canapé, frutti di mare, sushi e formaggi a pasta molle. Inoltre, vanno bene anche con piatti principali come pesce al forno, pollo e risotti delicati.
Che cos'è il Cartizze?
Cosa servire con lo Champagne?
I possibili abbinamenti con lo Champagne proseguono con gli antipasti a base di crostacei e pesce, salmone affumicato, taglieri di frutti di mare, tartare di pesce, sushi e sashimi, terrine di pesce o crostacei e poi ovviamente un grande classico, ovvero l'abbinamento ostriche e Champagne.
Quando si beve il Brut?
È ideale da sorseggiare durante l'aperitivo o come accompagnamento di cibi delicati: carni bianche e formaggi freschi che possono esaltarne il sapore. Si definisce Brut il Prosecco che ha un residuo zuccherino inferiore ai 12 grammi per litro.
Come si beve il Cartizze?
Il Cartizze Brut, dal gusto secco e deciso, è ottimo per accompagnare pietanze dal sapore leggero e delicato, come pesce, carni bianche, risotto o formaggi invecchiati. Il Cartizze Dry presenta note fresche e amabili, ed è l'ideale per accompagnare i migliori dessert dolci e la frutta secca.
Quando si beve il Cartizze?
Il Prosecco di Cartizze è infatti ideale per essere consumato durante i pasti, accompagnando portate complete di secondi, formaggi e dolci, che siano dessert semplici o più complessi come crostate di frutta, pasticceria secca o dolci al cucchiaio.
Che tipo di vino e il Cartizze?
Prosecco di Valdobbiadene Superiore di Cartizze è una sotto-denominazione della Docg Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene istituita nel 2009, di cui rappresenta la variante più pregiata ed apprezzata.
Perché si chiama Cartizze?
Cartize Valdobbiadene
Il Cartizze è un Prosecco DOCG definito Superiore che viene prodotto in una piccolissima zona del Veneto, all'interno dell'area geografica del Valdobbiadene, che si chiama, per l'appunto, Cartizze.
Che differenza c'è tra il Prosecco e il Franciacorta?
Quando parliamo di Prosecco, intendiamo uno spumante italiano fruttato, fragrante e fresco; un Franciacorta è invece una bollicina italiana con metodo classico, strutturata e dotata di importanti note di panificazione, pasticceria e frutta secca.
Cosa vuol dire Prosecco Cuvee?
Il termine cuvée, che veniva inizialmente usato per indicare un particolare tipo di Champagne o di spumante, oggi viene associato a qualsiasi tipologia di vino. Con il termine cuvée infatti ci si riferisce a un vino o spumante la cui produzione avviene assemblando vini anche di annate diverse.
Cosa abbinare al Prosecco per aperitivo?
Un'idea da provare è l'accostamento del Prosecco DOC con ostriche e gamberi, ma anche sushi, sashimi, tartare di pesce e crostacei: un mix di profumi e colori che renderanno la serata decisamente più frizzante. Un'altra opzione è l'abbinamento con delle tartine o bignè salati.
Come degustare Prosecco?
La bottiglia, tenuta in orizzontale, va mantenuta in ambiente fresco ed asciutto, tra i 12 e 14 gradi. Meglio bere il Prosecco ad una temperatura tra i 6 e gli 8 gradi, perché ciò avvenga si può anche mettere nel frigorifero per qualche ora ma mai troppo a lungo.
Come fare aperitivo con Prosecco?
Lo spritz, long drink alcolico simbolo del rito dell'aperitivo, può essere realizzato facilmente. Infatti, oltre a 3 parti di Prosecco, necessita di 2 parti di Bitter Alcolico e una di acqua gassata, frizzante o soda. Versatile nell'utilizzo, lo Spritz è il compagno ideale di ogni aperitivo.
Quali sono i migliori Cartizze?
- "Arzanà" Prosecco Cartizze Superiore DOCG. Astoria. Astoria. NV - Veneto, Refrontolo (TV) ...
- Solicum Cartizze Brut DOCG. Colli del Soligo. Colli del Soligo. 2018 - Veneto, Valdobbiadene (TV) ...
- Prosecco Superiore di Cartizze DOCG Dry. Domus Picta. Domus Picta. - Veneto, Valdobbiadene (TV)
Dove si produce il vino Cartizze?
Cartizze: origini e area di produzione
La zona di Cartizze si trova nel piccolo comune di Valdobbiadene, in provincia di Treviso, e abbraccia le frazioni di Santo Stefano, Saccol e San Pietro di Barbozza.
Quanti sono i produttori di Cartizze?
Nel 1962 un gruppo di 11 produttori, in rappresentanza delle grandi case spumantistiche e delle principali cooperative di viticoltori, costituirono il Consorzio di Tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, proponendo un disciplinare di produzione per proteggere la qualità e l'immagine del proprio vino.
Come servire una bottiglia di Prosecco?
Posiziona la bottiglia orizzontalmente, rigorosamente al buio, e prendila solo quando ti serve: mettila in frigo per qualche ora prima dell'aperitivo, perché il Prosecco va servito in tavola intorno ai 6-7 gradi.
Quanto costa un ettaro di Cartizze?
I prezzi dei terreni procedono di conseguenza: si parla di almeno mezzo milione di euro a ettaro nell'area di Conegliano-Valdobbiadene e di una forbice tra 1,3 e 2 milioni di euro a ettaro nella subzona di Cartizze, composta da soli 107 ettari.
Che uva ci vuole per fare il Prosecco?
Il vitigno. Il vitigno principale impiegato nella vinificazione è il Glera, presente almeno in quantità pari all'85%. Il restante 15% può derivare da 4 varietà autoctone Verdiso, Bianchetta Trevigiana, Perera e Glera lunga, e da 4 varietà internazionali quali Pinot Bianco, Pinot Grigio, Pinot Nero e Chardonnay.
Che differenza c'è tra Brut e Prosecco?
Non c'è differenza, tra prosecco e spumante per quanto riguarda le varietà, influenzate dal livello di zuccheri presenti: per entrambi si parla di dry, brut e le varie sfumature intermedie.
Che spumante si beve con la torta?
Per tutta la pasticceria secca, non particolarmente zuccherina, il consiglio è quello di optare per un Prosecco Extra Dry. Con torte e dessert alla frutta è invece ottimo un Prosecco Dry che si accompagna molto bene anche a dolci al cucchiaio e creme di ogni tipo.
Cosa si intende per Cuvee?
Cuvée è una parola francese che significa “miscela” o “taglio”. Nell'ambito vitivinicolo, Cuvée indica un vino ottenuto dalla combinazione di diversi vitigni o di vini provenienti da diverse uve o annate.