Cosa fare se rifiutano il POS?
Il rifiuto di accettare un qualsiasi pagamento con il Pos, non risulta essere una scusa per non effettuare il pagamento. Se si vuole imporre il rispetto della legge, non si può uscire dal punto di vendita con la borsa piena senza aver saldato il conto. La soluzione migliore è quella di chiamare le forze dell'ordine.
Cosa fare se il commerciante non accetta POS?
Alla luce della normativa, i commercianti non possono rifiutarsi di accettare i pagamenti elettronici. Il cliente, se sprovvisto di contanti, può allertare le forze dell'ordine. Queste verificheranno l'accaduto e nel caso procederanno a multare l'esercente.
Come denunciare chi non accetta POS?
Per effettuare la denuncia è sufficiente chiamare la guardia di finanza e procedere alla verbalizzazione sul posto oppure si possono fornire le informazioni via telefono, in quest'ultimo caso la denuncia può essere effettuata anche in modo anonimo.
Qual è la cifra minima da accettare con il POS?
L'importo minimo è stato più volte modificato dal Governo: prima 30 euro, poi 5 euro. Oggi, non c'è più alcun limite o soglia minima: il negoziante è obbligato ad accettare il pagamento con POS di qualsiasi importo. Il cliente ha dunque diritto a pagare anche un solo caffè con bancomat.
Come segnalare un rifiuto POS?
chiamando la Guardia di Finanza al numero 117; compilando e consegnato alla centrale il modulo (allegato a questo articolo) che è appena stato pubblicato sul sito della Guardia di Finanza.
Il Pos è obbligatorio ma in pochi ce l'hanno
Cosa fare se rifiutano il pagamento POS?
Il rifiuto di accettare un qualsiasi pagamento con il Pos, non risulta essere una scusa per non effettuare il pagamento. Se si vuole imporre il rispetto della legge, non si può uscire dal punto di vendita con la borsa piena senza aver saldato il conto. La soluzione migliore è quella di chiamare le forze dell'ordine.
Qual è la multa per chi non ha il POS?
È obbligatorio da quasi dieci anni (dal 2014) e dall'anno scorso è stato introdotto anche l'obbligo di sanzione per chi si rifiuta di accettare pagamenti elettronici: una multa di 30 euro più il 4% dell'importo, di qualsiasi cifra sia il conto finale.
Quando i tabaccai possono rifiutare POS?
Tale obbligo prevede che l'esercente non possa rifiutare di accettare un pagamento con bancomat, chiedendo solamente l'uso dei contanti. Tuttavia è stata stabilita un'esenzione particolare per i tabaccai, non su tutti i tipi di merci, ma su sigarette e marche da bollo.
Quanto prende la banca per il POS?
Commissioni dello 0,7% sul bancomat; l'1,2% per le carte di credito. La legge stabilisce che le banche possano trattenere lo 0,2% per le transazioni con carta di debito o bancomat e lo 0,3% per quelle con carta di credito.
Quando è obbligatorio accettare il POS?
Dal 30 giugno 2022 per professionisti e commercianti si applicano le sanzioni in caso non accettino pagamenti elettronici: entra in vigore infatti l'obbligo di Pos, previsto dal Decreto PNRR. Per esercenti e partite Iva che lavorano a contatto col pubblico è importante capire come affrontare questo cambiamento.
Come posso ricevere pagamenti elettronici senza POS?
Sì, puoi ricevere pagamenti con carta di credito a distanza utilizzando softPOS virtuali, link di pagamento, codici QR o wallet digitali come PayPal. Questi metodi ti permettono di accettare transazioni senza la necessità di un terminale POS fisico.
Chi è esonerato dall'obbligo di POS?
Sono esentati dall'obbligo di POS solamente i professionisti nelle transazioni verso altri professionisti. Il bancomat obbligatorio è previsto anche per le attività itineranti (cioè i venditori ambulanti e affini), le quali devono essere in grado di accettare pagamenti con carta.
Cosa succede se non ti fanno pagare con la carta?
L'accertamento da parte delle autorità può scattare solo a seguito della denuncia del soggetto al quale è stato rifiutato il pagamento con carta. In questo caso la legge prevede una doppia penalità: 30 euro in misura fissa; 4% del valore della transizione negata.
Qual è l'importo minimo per far scattare l'obbligo di accettare pagamenti con carta?
Il Pos obbligatorio vale per qualsiasi importo, compresi i micropagamenti. Ė invece limitato alla soglia di 5.000 euro il pagamento in contanti (precedentemente fissato a 1.000 euro), come stabilito dalla Legge di Bilancio 2023.
Chi può non fare il POS?
La normativa stabilisce che il POS deve essere redatto per ogni cantiere, e deve essere disponibile prima dell'inizio dei lavori. Sono esclusi dall'obbligo di compilazione del modello: lavoratori autonomi che svolgono il proprio lavoro tramite Partita IVA.
Cosa succede se il POS non funziona e non ho contanti?
Nel caso non si abbiano contanti, quindi, si è legittimati ad effettuare un bonifico o ad allontanarsi, per effettuarlo successivamente o per prelevare al bancomat. La legge tutela quindi il consumatore, che comunque non è autorizzato a non pagare per il servizio ricevuto.
Quanto costa un POS al mese?
Anche per quanto riguarda i canoni mensili, lo studio segnala un sostanziale calo rispetto al 2017. In questo senso, nel 2022 la spesa media è stata pari a 8,93 euro, il 50,7% in meno. Scegliere un pos mobile è più conveniente, poiché il canone medio mensile di questo tipo di dispositivo equivale a 8,73 euro.
Qual è il miglior POS senza commissioni?
Axerve: il miglior POS senza commissioni o zero commissioni
Tra i POS senza commissioni attualmente disponibili, il migliore è senza dubbio Axerve Easy del Gruppo Sella: un terminale innovativo adatto a qualsiasi ambito professionale o commerciale.
Quanto costa il canone mensile per il POS Easy di Axerve?
Quanto costa il POS Easy a canone mensilmente? L'offerta EASY a canone prevede il pagamento di un canone mensile in base al transato annuo: 17 € + IVA per incassi fino a 10.000 € all'anno, oppure 22 € + IVA per incassi fino a 30.000 € all'anno. È prevista un'imposta di bollo per l'attivazione del servizio di 16 €.
Come denunciare chi non ha il POS?
Ci sono due modi per denunciare: chiamando la Guardia di Finanza, chi chiama può procedere alla verbalizzazione immediata aspettando sul posto oppure può dare le informazioni al telefono (in questo modo la denuncia può essere fatta in modo anonimo); in alternativa si può denunciare con un modulo scaricabile dal sito ...
Cosa succede se un commerciante non ha il POS?
A quanto ammonta la multa per negozi e professionisti? Dal 30 giugno chi rifiuta il pagamento elettronico dovrà pagare una sanzione amministrativa di 30 euro più il 4% del valore della transazione sulla quale è stata negato il pagamento con carta di credito.
Quando si può rifiutare il pagamento POS?
Pos, si potranno rifiutare pagamenti fino a 60 euro
Oltre all'innalzamento del tetto dei pagamenti in contante che dal primo gennaio 2023 passa a 5.000 euro (dai previsti 1.000), viene messo un limite all'obbligo per i commercianti di accettare i pagamenti digitali.
Cosa rischio se non pago una multa?
Ricapitolando: multa non pagata = cartella esattoriale con importo maggiorato. Se decidete di non pagare la multa e siete fortunati, entro 5 anni dalla notifica della sanzione amministrativa non vi arriverà nessuna cartella esattoriale e la multa cade in prescrizione.
Perché la carta di credito non funziona?
La carta di credito può essere rifiutata per tre possibili motivi: impostazioni del conto, mancanza di fondi e informazioni inesatte. La carta di credito potrebbe non essere impostata per gestire i pagamenti online. Contattate la banca per confermare se questo è il caso.
Cosa fare se il commerciante non accetta la carta?
Che fare se non si può pagare con la carta perché l'esercente è senza Pos o non gli funziona? In questi casi, il cliente può innanzitutto segnalare l'inadempienza alla Guardia di finanza o all'Agenzia delle Entrate che provvederà ad effettuare le relative segnalazioni alla Prefettura per l'applicazione delle sanzioni.