Cosa dice Vasari di Raffaello?

le parole di Vasari, che scrisse anche che Raffaello morì «il giorno medesimo ch'è nacque», che la scrittura di Bembo che dice in latino «nello stesso giorno in cui nacque», sono interpretabili negli stessi due modi come Passavant e Michiel.

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Perché Raffaello Sanzio e non Santi?

Raffaello è noto con il cognome Sanzio, ma anche come Raffaello da Urbino, la sua città natale; Sanzio invece deriva da Santi, il cognome del padre, Giovanni Santi (1435-1494), anch'egli pittore e poeta, a Urbino.

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Che prospettiva Usa Raffaello?

Vita di Raffaello Sanzio

Nasce a Urbino nel 1483, suo padre poeta e pittore gli fornisce la prima formazione artistica. A Urbino Raffaello conosce la pittura di Piero della Francesca, pittore rinascimentale teorico della prospettiva centrale.

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Cosa ha scritto il Vasari?

Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori è una serie di biografie di artisti, scritta nel XVI secolo dal pittore e architetto aretino Giorgio Vasari. Spesso viene chiamato semplicemente Le Vite.

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Perché è importante Raffaello?

Raffaello Sanzio è il pittore più famoso del Rinascimento: nella sua breve vita realizzò centinaia di quadri, affreschi e opere architettoniche in cui emerge la sua ossessione per la perfezione, una ricerca assidua e continua dell'ideale di bellezza femminile che riuscirà a raggiungere negli ultimi anni della sua vita.

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Raffaello Sanzio: vita e opere in 10 punti

Perché Raffaello si chiama così?

Raffaello fu il primo e unico figlio di Giovanni Santi e di Magia di Battista di Nicola Ciarla; il cognome "Sanzio" con cui è noto è una delle possibili declinazioni di "Santi" derivata dal latino "Sancti", con cui Raffaello sarà poi solito, nella maturità, firmare le sue opere.

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Quale fu il soggetto maggiormente rappresentato da Raffaello?

Il soggetto maggiormente rappresentato da Raffaello nelle sue opere pittoriche era l'arte sacra e religiosa. La sua produzione artistica era fortemente influenzata dal contesto storico e culturale dell'epoca, in cui la Chiesa cattolica aveva un'influenza dominante sulla vita sociale e politica dell'Europa.

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Cosa pensa Vasari di Michelangelo?

“Ma quello che fra i morti e i vivi porta la palma a e trascende e ricuopre tutti è il divino Michel Agnolo Buonarroti il qual non solo tiene il principato di una di queste arti, ma di tutte e tre insieme.

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Cosa pensa Vasari di Leonardo da Vinci?

Leonardo è stato considerato come uno dei maggiori archetipi dell'uomo universale caratteristico del Rinascimento, descritto dal biografo Giorgio Vasari come avente qualità trascendenti la stessa Natura e di essere "meravigliosamente dotato di bellezza, grazia e talento in abbondanza".

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Cosa dice Vasari di Leonardo da Vinci?

Questo lo videro gli uomini in Lionardo da Vinci, nel quale oltra la bellezza del corpo, non lodata mai a bastanza, era la grazia piú che infinita in qualunque sua azzione; e tanta si è fatta poi la virtú, che dovunque l'animo volse nelle cose difficili, con facilità le rendeva assolute [risolte].

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Cosa contraddistingue Raffaello?

Raffaello è stato talmente l'interprete d'un ideale bellezza classica, canonica, passata poi nel gusto di interi secoli di civiltà e connaturatasi quindi con il nostro ideale di bellezza, che non si distingue più, con lui, tra il bello di natura e il bello artistico.

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Quale tecnica usa Raffaello?

Il metodo per l'ingrandimento del disegno adottato da Raffaello e dagli artisti del suo tempo è quello già in uso nell'antico Egitto, la quadrettatura. Ottenuto cosi il cartone nella dimensione reale, non rimane all'artista che trasferirlo sulla tavola preparata.

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Che stile Usa Raffaello?

Villa Farnesina, Roma. In uno stile inconfondibile, dal linguaggio chiaro e disteso, Raffaello è il più grande interprete della civiltà rinascimentale. Seppe fondere la più alta tradizione quattrocentesca con gli apporti più innovativi del cinquecento in una visione completa, personale e perfettamente unitaria.

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Cosa ha dipinto Raffaello al Vaticano?

Le quattro stanze sono: Stanza della Segnatura, Stanza di Eliodoro, Stanza dell'Incendio di Borgo, Sala di Costantino.

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Cosa c'è scritto sulla tomba di Raffaello?

Descrizione. "ILLE HIC EST RAPHAEL TIMUIT QUO SOSPITE VINCI RERUM MAGNA PARENS ET MORIENTE MORI", "Qui giace Raffaello dal quale, mentre era in vita, la Natura temette di essere vinta e, quando morì, temette di morire anch'essa".

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Perché Raffaello è sepolto nel Pantheon?

Le spoglie mortali del grande maestro Urbinate sono inumate al Pantheon per volontà dello stesso Raffaello, che scelse grazie alla sua fama di essere seppellito qui.

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Quanti figli ha avuto Leonardo da Vinci?

Essi erano: Antonio (1476), Maddalena (1477), Giuliano (1479), Lorenzo (1484), Violante (1485), Domenico (1486), Margherita (1491), Benedetto (1492), Pandolfo (1494), Guglielmo (1496), Bartolomeo (1497), Giovanni (1498).

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In quale trattato Vasari utilizzo il termine rinascita?

Questo termine fu usato per la prima volta da Giorgio Vasari, nel suo trattato “Vite de' più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani”, per indicare un ciclo artistico che tornava alle forme romano-latine liberandosi da quelle greco-bizantine.

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Cosa dice Vasari di Masaccio?

Sembra perciò molto appropriato il giudizio del pittore e scrittore del Cinquecento, Giorgio Vasari, che nelle sue Vite dice a proposito di Masaccio che «le cose dipinte prima di lui erano dipinte, dove le sue si dimostrano vive e vere».

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Che cos'è la bellezza per Michelangelo?

Il suo punto di riferimento artistico, ciò che di più bello esisteva nell'universo per lui, era senza dubbio il perfetto corpo umano, riflesso della bellezza divina e spirituale.

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Cosa diceva Michelangelo della scultura?

Michelangelo sosteneva che la scultura era la parte più difficile perché è l'arte del togliere e quando tu hai tolto qualcosa non puoi più aggiungerlo. Obbliga l'artista a una tensione grandissima. Nella fase creativa della sua arte opera secondo un'idea neoplatonica.

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Chi amava Raffaello?

Il suo volto però e l'amore di Raffaello per lei hanno superato l'oblio che la scure del tempo abbatte su molti: Margherita sarà per sempre bella agli occhi del mondo nel capolavoro del suo amato, “La Fornarina” anche senza una tomba, anche senza una lapide, anche senza un epitaffio.

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Chi fu il maestro di Raffaello durante la sua fase giovanile?

L'influenza più evidente sulle sue prime opere è quella di Pietro Vannucci, il Perugino, uno dei più grandi pittori dell'epoca che ha lavorato in modo particolare a Perugia e a Firenze. Secondo Vasari, Raffaello inizia l'apprendistato proprio presso il Perugino, quando il padre è ancora vivo.

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Perché Raffaello dipinge la Scuola di Atene?

Realizzata nella stanza della Segnatura, la Scuola di Atene di Raffaello Sanzio è un omaggio all'importanza della cultura classica al punto che in essa vengono raffigurati filosofi dell'antichità classica mentre discutono fra loro. Nell' ”idea” dell'epoca la filosofia era un modo per arrivare a Dio.

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