Come vivevano i soldati durante la Seconda guerra mondiale?

I soldati vivevano nei fossati in cui le condizioni di igiene erano pessime. In più le persone erano esposte al caldo, al freddo, al sole, alla pioggia e ai bombardamenti. Poi c'erano gli ufficiali superiori che trattavano le truppe con arroganza e non concedevano la licenza a chi ne aveva il diritto.

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Cosa mangiavano i soldati durante la seconda guerra mondiale?

Il pranzo disponibile in condizioni “normali”, per i militari italiani prevedeva una gavetta per una minestra in brodo, con pasta o riso, un pezzo di carne lessa del peso di 375 gr (osso compreso), a cui si poteva aggiungere una tazza di caffè nero con un paio di fette di pane secco.

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Come passano il tempo i soldati in trincea?

Come passavano il tempo i soldati in trincea, se non c'erano offensive o attacchi nemici? In una condizione di assoluta immobilità l'unico passatempo era scrivere a casa: 4 miliardi di lettere scritta dal fronte a casa e viceversa nonostante una buona parte dei soldati fosse analfabeta. Diari di guerra.

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Dove dormivano i soldati in trincea?

Molto spesso i soldati furono costretti a crearsi degli alloggi di fortuna per la notte, in buche coperte da un semplice telo, in anfratti del terreno dove si dormiva gli uni attaccati agli altri per disperdere il meno calore possibile.

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Dove mangiavano i soldati in trincea?

Prima delle battaglie veniva distribuito cibo aggiuntivo: biscotti o gallette, scatole di carne, cioccolato e grappa. Nelle trincee il vitto arrivava di notte, a dorso di mulo, mediamente tra le 22 e le 24, quanto il trasporto dei contenitori era meno pericoloso per i soldati di corvée.

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Come vivevano i soldati in trincea?

Come si svolgeva la vita in trincea?

I soldati vivevano nei fossati in cui le condizioni di igiene erano pessime. In più le persone erano esposte al caldo, al freddo, al sole, alla pioggia e ai bombardamenti. Poi c'erano gli ufficiali superiori che trattavano le truppe con arroganza e non concedevano la licenza a chi ne aveva il diritto.

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Cosa bevevano i soldati in guerra?

Se per l'esercito invasore era più difficile nutrire i propri soldati con efficienza, per i difensori la quantità non era spesso un problema, ma il cibo era di scarso apporto nutrizionale e l'acqua spesso inquinata tanto che la bevanda più utilizzata era il vino al quale era dedicata ampia parte della paga del soldato.

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Come si mangiava in trincea?

Il pranzo, che avveniva intorno alle 14, prevedeva a sua volta una minestra in brodo e una portata di carne, forse lo stesso bollito da cui si era ricavato il brodo, per una porzione media di 200-230 grammi a persona. Non mancava un contorno di patate o di verdure e poi anche di frutta, a seconda delle stagioni.

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Quanto era profonda una trincea?

Da punto di vista costruttivo, le trincee erano realizzate come fossati profondi circa due metri, di larghezza variabile, con la fronte rivolta in direzione delle postazioni nemiche e che seguiva l'anda- mento del terreno.

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Come erano vestiti i soldati in trincea?

Nell'Ottocento i soldati indossavano un'uniforme di stoffa colorata, un copricapo di tessuto o di cuoio. Durante la Prima guerra si diffusero uniformi mimetiche e elmi metallici, corazze d'acciaio per i soldati impegnati negli assalti e scudi protettivi da trincea.

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Perché era difficile avanzare e occupare le trincee del nemico?

Il compito era particolarmente difficile perché, come visto, le trincee erano tipicamente asimmetriche, con alte paratie di difesa solo dalla parte del nemico; se il nemico conquistava una trincea avrebbe dovuto difendersi a sua volta da un contrattacco proveniente dalla parte bassa della trincea stessa.

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Quanti km di trincee Prima guerra mondiale?

Ma le statistiche che hanno lasciato allibito l'archeologo Birger Stichelbaut sono quelle che mostrano quanto profondamente fu trasformato il paesaggio in alcune parti d'Europa: un'area di 60 chilometri lungo un fronte di oltre 670 chilometri in Belgio, ad esempio, contava quasi 5.000 chilometri di trincee.

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Come mantenevano i contatti con la famiglia i soldati in trincea?

L'unico modo in cui i militari potevano mantenere un contatto il papà, la mamma e gli affetti lontani era la classica “lettera dal fronte”, espressione di un affetto che nella normalità veniva spesso custodito e celato con grande pudore.

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Cosa mangiavano i soldati tedeschi?

Germania: per i tedeschi è prevista uva, succo di frutta esotica, biscotti italiani e delizie più teutoniche crema di salsiccia di fegato, pane alla segale, goulash con patate e, per colazione ciliegie amare con marmellata di albicocche.

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Quanto costava il pane nel 1944?

Senza tessera, un chilo di pane costava quasi come un giorno di lavoro di un operaio (500 lire al giorno la paga, 300 un chilo di pane.

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Dove mangiavano i soldati?

I soldati mangiavano quando arrivava il rancio dalle retrovie, spesso assai lontane, e portato a spalla o con l'aiuto di muli in contenitori metallici con conseguente raffreddamento ed inquinamento del contenuto.

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A cosa servivano i sacchi di sabbia nelle trincee?

Si tratta di stretti fossati scavati nel terreno per circa due metri di profondità e altrettanti di larghezza che si possono estendere per diversi chilometri, spesso protette da filo spinato per rendere più difficile l'assalto del nemico e da sacchi colmi di sabbia utili per fermare i proiettili nemici.

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Cosa c'era dentro le trincee?

La trincea è un tipo di fortificazione militare difensiva costituita, nella sua forma più semplice, da un fossato lineare scavato nel terreno per ospitare al suo interno le truppe, che in questo modo si trovano protette dal tiro delle armi nemiche.

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Come si combatte nelle trincee?

LA GUERRA DI TRINCEA

L'uso di cannoni e di mortai di portata crescente, la potenza degli esplosivi impiegati, la diffusione delle mitragliatrici nelle prime linee, l'impiego delle bombe a mano, la precisione dei fucili, imposero ai soldati di sottrarsi quanto possibile alla vista del nemico.

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Cosa mangiavano i soldati durante la guerra?

La razione giornaliera era molto misera: caffè d'orzo, minestra con acqua, bucce di patate e pezzi di cavolo marcito e poco pane di segale. Per un totale di 1000 calorie al giorno, quando il minimo indispensabile, per sopravvivere in luoghi freddi, era di 3000 calorie.

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Come trovare un soldato della prima guerra mondiale?

Il sito del Ministero della Difesa italiano : la « Banca Dati dei Caduti e Dispersi della 1a et della 2a Guerre Mondiale » permette di trovare informazioni sui soldati morti o dispersi durante la Prima o la Seconda guerra mondiale, a condizione che si conosca il luogo e la data di nascita della persona ricercata.

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Come si mangiava nel 900?

Il pasto giornaliero di questi nuclei familiari cominciava al mattino con pane bianco, burro, latte e caffè. A pranzo di solito c'era una minestra in brodo e un piatto di carne, cucinato in vari modi ( arrosto con patate, in umido con odori o stufato) accompagnato sempre da pane bianco.

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Come si mangiava negli anni 40?

In quegli anni la dieta di una famiglia operaia consisteva indicativamente in: Colazione a base di pane, frutta e poco companatico, latte o formaggio ad esempio. Non era diffuso come oggi il consumo di cibi dolci. Per pranzo una minestra di brodo vegetale con pasta, patate e/o legumi.

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Come si chiama il cibo dei militari?

La razione K è nel gergo militare il pasto da campagna , quello che si porta nello zaino per la missione e che si cucina da soli . Il termine si data al 1942 quando lo US Army codificò cosi le razioni date ai militari nei vari teatri di guerra .

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Come si mangiava negli anni 30?

La struttura dei pasti dipendeva molto dalle possibilità economiche, il divario sociale era infatti molto accentuato. Avremmo perciò potuto trovare in tavola minestre, brodi e zuppe, ad esempio di patate, piselli, fagioli e legumi vari. Oppure cereali, riso, polenta, pane, latte, formaggi, salumi.

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