Come si chiamano le torri dei castelli?
Un dongione è una grande torre che, di solito, rappresenta il punto più fortemente difeso di un castello. Tale caratteristica tende a scemare dopo l'introduzione dei castelli concentrici. Nelle fonti in latino, tale elemento architettonico veniva indicato come turris.
Come si chiamano le torri di un castello?
Il mastio ebbe generalmente pianta rotonda o quadrata.
Come si chiamano le piccole costruzioni sulla cima dei castelli?
Il merlo è un elemento tipico dell'architettura militare medievale. Si tratta di ciascuno dei rialzi in muratura eretti a intervalli regolari che coronano le mura perimetrali di castelli, torri difensive, palazzi, ecc. L'insieme dei merli viene detto merlatura.
Come si chiama il fossato intorno ai castelli?
Fossa, fossato o fosso: canale scavato intorno a un castello o a una fortificazione, tra la scarpa e la controscarpa, per accrescerne le possibilità difensive.
Come si chiamano le torri delle mura?
Un dongione è una torre fortificata che normalmente svettava al centro di un castello. Spesso il dongione era la zona più protetta, per cui ospitava la residenza del nobile ed importanti magazzini quali armerie o tesorerie.
Costruttori di Castelli - Alessandro Barbero (Nuovo Stagione 2021)
Come si chiamano le due torri?
Le due torri sono comunemente riconosciute come simbolo di Bologna e sorgono nel cuore della città al punto di ingresso dell'antica via Emilia.
Perché le due torri?
Le due torri sono il simbolo della città. Entrambe pendenti, sono situate all'incrocio tra le vie che portavano alle cinque porte dell'antica cerchia di mura "dei torresotti".
Quali sono le parti di un castello?
- 2.1 Quadro di insieme.
- 2.2 Motta.
- 2.3 Corte e cinta.
- 2.4 Dongione.
- 2.5 Torri.
- 2.6 Cortina.
- 2.7 Corpo di guardia.
- 2.8 Fossato.
Come si chiama il cortile di un castello?
Un cortile è uno spazio aperto che si trova tra due o più palazzi. Un cortile può essere chiamato anche corte.
Perché i castelli hanno i buchi?
Passeggiando tra un museo e l'altro e tra i vari cortili, potrà notare alcuni piccoli buchi nei muri. Sono i ripari dei numerosi piccioni che abitano nel castello. Queste cavità in origine erano state pensate per assicurare le impalcature per gli interventi di manutenzione, alcuni dei quali sono ancora in corso.
Come si chiamano le fessure dei castelli?
La feritoia è un'apertura presente nelle mura delle fortificazioni (ma anche, in senso più generale, nei veicoli blindati) pensata per colpire il nemico rimanendo al riparo. Tipica feritoia verticale con apertura circolare alla base.
A cosa servivano le torri dei castelli?
La funzione della torre era prettamente difensiva, la costruzione dalla pianta per lo più quadrata e di dimensioni ristrette, mentre l'interno era diviso in piani con pavimenti, scale di legno e a volte collegato a sotterranei destinati alla raccolta di provviste in caso di assedio.
Come si chiama il tetto del castello?
Una torretta poteva essere dotata di merlatura o di un tetto. Poteva essere dotata di scala se si elevava al di sopra delle mura.
Perché si chiamano torri saracene?
Furono costruite per arginare le frequenti incursioni saracene ecorsare. Da ogni torre era possibile scrutare il mare e vedere di solito le due adiacenti, con la possibilità di inviare segnali luminosi e di fumo per trasmettere un messaggio o richiedere soccorso.
Come si chiamano le torri del castello Sforzesco?
Voluti da Francesco Sforza per rafforzare il lato verso città e costruiti dall'architetto Bartolomeo Gadio nel 1452, i torrioni in serizzo a burchioni costituirono un elemento piuttosto originale nel panorama lombardo.
Come si chiamano le torri di San Gimignano?
La più antica è la torre Rognosa, che fu eretta all'inizio del XIII secolo. La più alta è la Torre del Podestà, detta anche Torre Grossa, di 54 metri.
Come si chiama la parte sopra del castello?
Merlature e mura difensiveLe mura erano sovrastate da una merlatura la cui forma dava indicazioni sulla famiglia di appartenenza del signore locale, l'autorità più importante del castello.
Come si chiama la parte superiore del castello?
Il maschio, o mastio, è una torre, comune nei castelli medievali, caratterizzata da un'altezza superiore alle altre.
Cos'è l androne di un palazzo?
Nell'architettura moderna s'indica con questo termine quel locale terreno che dalla porta principale d'ingresso conduce al cortile o alla scala.
Come si chiama il centro della torre?
Nel mastio si trovava il centro nevralgico della struttura ed era usato come ultima difesa in caso di attacco: l'accesso alla torre non era infatti diretto, ma richiedeva l'attraversamento di alcune aree dell'edificio esposte al fuoco proveniente dalle fenditure dal mastio stesso.
Chi è il padrone di un castello?
Il castellano era il responsabile della custodia di un castello o di una rocca; con questo termine si poteva indicare sia il signore proprietario del castello stesso, sia l'ufficiale che il primo avrà nominato, che, al comando di una guarnigione, era incaricato di custodirlo e difenderlo in caso di attacco o assedio.
Cosa erano le Motte?
Castello realizzato mediante un accumulo artificiale di terreno di forma troncoconica, circondato da un fossato e collegato a un più ampio recinto abitativo.
Qual è la Garisenda?
La Torre della Garisenda (Tårr Måzza o la Gariṡannda in dialetto bolognese) è una delle cosiddette due torri di Bologna, simbolo della città, situate in piazza di porta Ravegnana, all'incrocio tra le antiche vie San Donato (ora via Zamboni), San Vitale, Strada Maggiore, piazza della Mercanzia e via Rizzoli.
Qual è la città con le torri?
La città dalle cento torri, la Manhattan del Duecento. Tante sono le espressioni usate per descrivere San Gimignano, tra le città italiane del Medioevo quella più originale per la quantità di torri svettanti.
Come si chiamano le torri degli Asinelli?
La torre degli Asinelli (Tårr di Aṡnîla, Tårr Lónga o l'Aṡnèla in dialetto bolognese) è una delle cosiddette due torri di Bologna, simbolo della città, situate in piazza di porta Ravegnana, all'incrocio tra le antiche strade San Donato (ora via Zamboni), San Vitale, Maggiore e Castiglione.