Come si chiamano le parti di un tempio greco?

Le parti del tempio Nella cella (naos) era generalmente situata la statua della divinità. Lo spazio antistante l'ingresso alla cella prende il nome di pronao (pronaos o prodromos), mentre il corrispondente spazio sul retro della cella prende il nome di opistodomo (opisthodomos).

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Quali sono le parti del tempio greco?

Ci sono diverse strutture di tempio, tutte hanno in comune due elementi: il pronao e la cella. Il pronao (da “pro naós” che significa “davanti alla cella”) era una stanza aperta che comunicava con l'esterno dalla quale si accedeva alla cella.

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Come si chiama la parte davanti del tempio?

Il prònao, nei templi antichi (greci e romani), è lo spazio davanti alla cella preceduto da colonne (formanti il pròdromo). Per estensione, indica la parte anteriore di un qualsiasi edificio (anche moderno) che ha una forma simile a quella di un tempio, con facciata colonnata e frontone.

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Come si chiama il basamento del tempio greco?

Il basso basamento tipico dei templi greci prende il nome di crepidine (generico) o crepidoma (a gradini), dove il piano su cui poggiano le colonne è detto stilobate, mentre quello più alto e dominante dei templi romani ha il nome di podio.

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Come si chiama il tetto dei templi greci?

La capriata usata dai Greci era composta di due legni obliqui (puntoni), di una trave orizzontale (catena), ai cui estremi si uniscono con intaglio marginale i piedi dei puntoni, e di un legno verticale (ometto o monaco), contro i cui fianchi s'incastrano le sommità dei puntoni.

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Il tempio greco

Come si chiama la parte superiore del tempio greco?

Le parti del tempio

Sulla superficie superiore (stilobate) di una piattaforma, sopraelevata rispetto al terreno circostante, per mezzo di pochi gradini (crepidoma), si elevava la struttura del tempio, caratterizzata dalle colonne. Nella cella (naos) era generalmente situata la statua della divinità.

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Che cosa è la Peristasi?

Per peristalsi si intende la contrazione ordinata e coordinata della muscolatura liscia presente in organi tubulari capace di determinare un movimento ondoso che consente alle sostanze contenute in questi organi di procedere in un determinato senso.

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Come si chiama il pavimento del tempio greco?

Nel caso del dorico, la colonna era priva della base, e il fusto poggiava direttamente sul basamento del tempio, ossia il crepidoma, il cui pavimento era chiamato stilobate.

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Che cos'è la Peristasi di un tempio?

perìstaṡi s. f. [dal gr. περίστασις «recinto», der. di περιίστημι «collocare intorno»]. – In archeologia, il colonnato che circonda la cella di un tempio, o altro edificio, in particolar modo quello del tempio periptero.

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Come si chiama la gradinata del Partenone?

Nell'architettura greca questo vocabolo designa solamente i blocchi di pietra, a forma di lastre, posti immediatamente sotto le colonne, in stretto accordo con la sua etimologia. Ma comunemente il termine si è esteso impropriamente a tutta la gradinata dei templi, che è invece più esatto chiamare κρητίς.

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Come si chiama la cella del tempio?

La cella o naos (in greco ναός, naòs) era la parte interna di un tempio, tipicamente greco o romano, nell'antichità classica.

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Che cos'è il frontone nel tempio greco?

fig. Spazio triangolare situato al disopra dell'architrave dei lati brevi del tempio greco, etrusco e romano, decorato all'interno con rilievi o statue a tuttotondo (v. fig.).

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Che cos'è il timpano del tempio greco?

In architettura, la parete triangolare compresa tra le cornici inclinate e quella orizzontale del frontone dei templi dell'antichità classica, spesso decorata con sculture o con basso o alto rilievo; anche la parte triangolare o arcuata sovrastante la cornice di coronamento di facciate, finestre o porte di edifici e ...

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Cosa vuol dire Crepidoma?

Nell'architettura classica, prende il nome di crepidòma (κρηπίδωμα, dal greco krepìs, fondazione) la piattaforma a gradini rialzata in pietra sulla quale veniva costruito il tempio.

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Quali sono le caratteristiche del tempio greco?

Una delle caratteristiche principali che accomunava i diversi templi era un principio generale di equilibrio e armonia. Esso veniva concepito come costante rapporto metrico e bilanciamento tra le parti: pieni e vuoti, luci e ombre, linee verticali e linee orizzontali.

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Cos'è la colonna nel tempio greco?

La colonna fu l'elemento principale degli ordini architettonici greci, nel cosiddetto sistema trilitico, cioè formato da una successione di colonne che sorreggono una copertura orizzontale rettilinea (chiamata trabeazione).

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Come è costituito un tempio greco?

Il tempio ha pianta rettangolare ed è costituito da 2 facciate (una da dove nasce il sole e l'altra da dove tramonta), poggia su 1 stilobate e può presentare il trepidoma (ovvero gli scalini, in genere 3 o 5). Le colonne sono rastremate verso l'alto e scanalate, cioè vanno a restringere e la superficie non è liscia.

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Cosa c'era all'interno del tempio?

Il tempio e la città

La statua della divinità era sempre situata all'interno dell'edificio sacro, che era la casa del dio. Per questo il tempio era anche chiamato oikos, termine che indica la dimora e, per estensione, la famiglia. Il culto si svolgeva invece su un altare esterno, posto davanti alla facciata.

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A cosa serve l Opistodomo?

Nel tempio greco l'opistodomo è lo spazio posto dietro la cella (dal greco ὀπισθόδομος, composto da ὄπισθεν "di dietro" + δόμος "stanza"). Esso poteva contenere le suppellettili utili al rito e ai sacrifici.

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Quante colonne ci sono in un tempio?

Tempio in antis: ha due pilastri quadrangolari sui lati del naos (ossia la parte più interna del tempio, la "casa" del dio) e due colonne nel pronao (l'atrio). Tempio prostilo: stessa pianta di quello in antis ma davanti vi sono quattro colonne.

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Che cosa sono le metope ei triglifi?

Nei templi greci di ordine dorico, mètope e trìglifi erano gli elementi decorativi che si alternavano sul fregio. I trìglifi erano delle formelle di pietra decorate con tre scanalature verticali, mentre le mètope erano le porzioni di muro liscio che si alternavano ai trìglifi.

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Dove si trova la peristalsi?

Le onde peristaltiche avvengono nell'esofago, nello stomaco e nell'intestino.

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Dove finisce la peristalsi?

Il bolo viene quindi deglutito e, grazie a movimenti automatici della muscolatura liscia delle pareti dell'esofago (peristalsi), finisce in un organo a forma di sacco, lo stomaco.

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Cosa regola la peristalsi?

Le cellule nervose presenti nell'intestino controllano la contrazione e il rilassamento del colon, creando movimenti ondulati fondamentali per la digestione del cibo.

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A cosa serve l'Acropoli?

La parola acropoli deriva dalla lingua greca e significa letteralmente "città alta" (àkros "alto", pòlis "città"). Posta dunque in posizione dominante rispetto al resto dell'insediamento, in età micenea ospitava la residenza fortificata del re ed era connotata da caratteri difensivi e politici.

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