Come si chiama il vino della Franciacorta?
Lo battezza "Pinot di Franciacorta" ed è la prima volta che il nome geografico della zona appare sull'etichetta di un vino. La base era costituita da pinot bianco allora molto diffuso nella zona per la produzione di vini bianchi fermi di consumo corrente.
Quali sono i vini della Franciacorta?
Il Franciacorta è prodotto con uve Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, quest'ultimo consentito fino a un massimo del 50%. Recentemente è stata introdotta nel disciplinare una nuova uva, l'Erbamat, su cui ora alcune aziende stanno lavorando.
Cosa si intende per vino Franciacorta?
Il nome del vino "Franciacorta", prodotto secondo il metodo classico, deriva dall'omonimo territorio vitivinicolo in provincia di Brescia, ma l'aspetto più curioso ed interessante di quest'area è sicuramente il suo legame alla vocazionalità e alla sua propensione alla coltivazione della vite.
Che differenza c'è tra il Prosecco e il Franciacorta?
Quando parliamo di Prosecco, intendiamo uno spumante italiano fruttato, fragrante e fresco; un Franciacorta è invece una bollicina italiana con metodo classico, strutturata e dotata di importanti note di panificazione, pasticceria e frutta secca.
Qual è il vitigno del Franciacorta?
Il Franciacorta è prodotto con uve Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, quest'ultimo consentito fino a un massimo del 50%.
Come Fare il Vino: Il Franciacorta
Che differenza c'è tra Champagne e Franciacorta?
Anzitutto, per schiarirvi le idee, diciamo che entrambi fanno riferimento a zone di produzione vinicola: con la denominazione Franciacorta si identifica un'area della Lombardia, nei dintorni di Brescia, mentre con quella di Champagne ci si rivolge ad una zona della Francia, situata ad est di Parigi.
Perché il vino Franciacorta si chiama così?
Per consentire ai monaci di concentrarsi fisicamente ed economicamente solo sulla coltivazione delle vigne, la Chiesa li rese esenti dal pagamento delle tasse imperiali ed ecclesiastiche. Da qui, deriverebbe quindi il soprannome di “curtae francae” che si potrebbe tradurre oggi con “corti franche” e quindi “libere”.
Quale Franciacorta comprare?
- Franciacorta Dosaggio Zero Gualberto 2014 – Ricci Curbastro. ...
- Pas Dosé Riserva Bosio 2015 – 'Girolamo Bosio' ...
- Franciacorta Dosage Zero 2015 – Castello Bonomi. ...
- Franciacorta Extra Brut 'Comari del Salem' 2015 – Uberti. ...
- Franciacorta Dosaggio Zero DOCG – Faccoli.
Quanto costa una bottiglia di vino Franciacorta?
Il prezzo di un buon Franciacorta può variare a seconda di diversi fattori come il produttore, l'annata e il tipo di uve in assemblaggio. Mantenendoci molto sul generico, possiamo trovare una bottiglia di Franciacorta di qualità a partire da circa 15-20 euro.
Per cosa è famosa Franciacorta?
Situata a pochi passi da Brescia e dal lago d'Iseo, la Franciacorta è una zona famosa per la produzione del vino omonimo, il Franciacorta DOCG.
Come riconoscere un buon Franciacorta?
Altra dizione che troverete in etichetta, esclusivamente nei Franciacorta, è satèn. Identifica un vino sempre di tipologia brut che ha la caratteristica particolare di avere una pressione inferiore ai 5 bar – quindi con bollicine più delicate – e di essere prodotto solo con uve a bacca bianca, ovvero blanc de blancs.
Cosa vuol dire un vino millesimato?
Cosa significa Millesimato
Deriva dal francese millesimé che vuol dire appunto “annata”. Con questo termine viene quindi indicato uno spumante prodotto almeno per l'ottantacinque per cento con uve provenienti da una sola annata, ossia da uve raccolte durante una singola vendemmia.
Quando si beve un Franciacorta?
I Franciacorta sono vini fortunati perché sono molto versatili e di diversa intensità e struttura. C'è un Franciacorta giusto per qualunque portata, dall'antipasto al dolce passando per piatti leggeri e intensi.
Qual è il Franciacorta vino più costoso?
Il vino più costoso in assoluto [LINK: ARTICOLO VINI COSTOSI] è il Franciacorta Annamaria Clementi di Ca' del Bosco millesimato.
Cosa si intende per Saten?
Con il nome di fantasia “Satèn” , scelto per la sua assonanza con “setoso“, si indica un Metodo Classico prodotto soltanto da uve bianche Chardonnay, in purezza o in assemblaggio con il Pinot Bianco, consentito dal disciplinare del Franciacorta in una dose massima del 50%.
Dove si trova la Franciacorta in Italia?
La Franciacorta è una zona geografica che si trova nel cuore della Lombardia, a due passi da Milano, affacciata sulle sponde del Lago d'Iseo, in un'area di circa 200 chilometri quadrati che comprende 19 comuni della Provincia di Brescia.
Cosa vuol dire Saten nel vino?
Cos'è il Satèn? Significato e definizione. Con il termine Satèn si indica uno spumante Metodo Classico prodotto in Franciacorta da uve Chardonnay, vinificate in purezza o insieme al Pinot Bianco, fino a un massimo di 50%.
Quanti Franciacorta ci sono?
Il disciplinare della DOCG Franciacorta prevede tre versioni di spumante: bianco, rosé, satèn.
Dove si produce il vino Franciacorta?
Il Franciacorta DOCG è lo spumante prodotto nell'omonima zona della Franciacorta, in provincia di Brescia, in Lombardia.
Quale Franciacorta per aperitivo?
- Berlucchi '61 Nature Blanc de Blancs.
- Berlucchi '61 Satèn.
- Berlucchi Cuvée Imperiale Max Rosé
- Berlucchi Vintage Millesimato.
Qual è il migliore spumante italiano?
Campionato del mondo di bollicine, Ferrari è la cantina dell'anno, Kettmeir ha il miglior spumante italiano.
Quanto può durare un Franciacorta?
In generale possiamo affermare che gli spumanti dolci e aromatici possono essere conservati per un tempo massimo di un anno dal loro imbottigliamento mentre quelli Brut per un massimo di due anni. Lo spumante metodo classico, ad esempio il Franciacorta, si può conservare fino ai quattro anni dall'imbottigliamento.
Che vino e il Prosecco?
Cos'è il prosecco
Dal punto di vista strettamente tecnico, il prosecco è un vino bianco DOC (Denominazione di Origine Controllata) o DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), per quelli di Montello e dei Colli Asolani o il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene.
Qual è la differenza tra spumante e Prosecco?
Nel caso dello spumante, la seconda fermentazione avviene nella bottiglia in modo da catturare l'anidride carbonica al suo interno, creando, appunto, le inconfondibili bollicine. Nel caso del prosecco, invece, la seconda fermentazione avviene in vasche d'acciaio inox e non in bottiglia, attraverso il metodo Charmat.