Come si alleva la vite?

La forma più diffusa è l'alberello a vaso, avente un tronco di 30-40 cm, da cui si diramano 3-4 branche, ciascuna con 1-2 speroni di 2-3 gemme. I sesti d'impianto sono molto corti, da 1x2m a 1x1m: il poco spazio occupato da ogni singola pianta permette di avere densità d'impianto molto elevate, anche 10000 piante/ha.

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Quali sono i tralci della vite?

I tralci sono i rami di un anno che nascono in corrispondenza dei nodi che hanno subito il processo di lignificazione (agostamento). Ogni tralcio è costituito da nodi e internodi. I nodi presentano diametro maggiore degli internodi e sono internamente costituiti da uno spesso diaframma legnoso e privo di midollo.

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Come e quando trattare la vite?

I periodi migliori per farlo si concretizzano nei mesi di ottobre, novembre e marzo. Durante il primo anno di vita, la pianta deve essere assistita con cura. Bisognerà irrigarla e fertilizzarla con uno specifico concime a base di azoto, che favorirà lo sviluppo radicale e della chioma.

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Qual è il nome di questo sistema di allevamento della vite?

Guyot è una tecnica di allevamento della vite che è stata sviluppata nel XIX secolo. Si tratta di un sistema di allevamento che è stato progettato per aumentare la produzione di uva e migliorare la qualità del vino.

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Come far crescere la vite?

In aprile inizia il germogliamento: le gemme si aprono, formano le foglioline e i germogli si allungano. Il germoglio continua a crescere, fino ad agosto, quando si entra nella fase di agostamento o maturazione del tralcio, durante la quale le sostanze elaborate vengono immagazzinate come riserve della pianta.

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Come si Coltiva la Vite? - Forme di allevamento

Quando si fanno i trattamenti alle viti?

Tra i lavori nel vigneto, sono fondamentali i trattamenti fitosanitari che, da maggio ad agosto, vanno applicati per salvaguardare le viti dai numerosi parassiti che possono aggredirle: maggio e giugno, per esempio, sono i mesi più insidiosi per la peronospora.

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Quanto concime per pianta di vite?

La concimazione di partenza, soprattutto nel 2° anno dall'impianto, per stimolare la formazione della struttura produttiva, richiede soprattutto concimi azotati: 30-50 unità di azoto per ettaro al 1° anno e fino a 120-150 unità il 2° anno d'impianto.

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Che terreno vuole la vite?

I suoli più idonei alla coltivazione della vite sono quelli alluvionali, vulcanici, autoctoni, di medio impasto e ben drenati; mentre i terreni meno adatti sono quelli compatti umidi, argillosi freddi, salsi, torbosi (si ottiene un vino di qualità scadente), con pH < 6 (troppo acido) o > 8,8 (troppo alcalino) e “ ...

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Come si creano le barbatelle di vite?

La Barbatella si ottiene da una vite adulta, da cui viene tagliato un piccolo tralcio; successivamente questo tralcio viene interrato in particolari casse dette “di forzatura” contenenti terreno, sabbia e, a volte anche segatura, e viene innaffiato affinché dall'estremità tagliata si sviluppano le radici, la cosiddetta ...

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Come è nata la vite?

La storia dei rapporti tra la vite e l'uomo risale ad epoche antichissime, probabilmente alla fine del neolitico, in seguito ad un'accidentale fermentazione di uva conservata in rudimentali recipienti. Le prime tracce di coltivazione della vite sono state rinvenute nella regione del Caucaso, in Armenia e nel Turkestan.

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Quante volte si pota la vite?

La vite americana necessita di due potature all'anno per una crescita rigogliosa ed ordinata dei suoi tralci. Quando potare la vite americana? Il primo intervento è da eseguire a fine inverno, e servirà per pulire la pianta dei tralci spezzati o danneggiati.

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Quando si dà lo zolfo alla vite?

Nella fase di pre-chiusura del grappolo preferire applicazioni con zolfo polverulento. In caso di forte pressione della malattia aggiungere dello zolfo bagnabile al prodotto sistemico.

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Cosa dare alle viti?

Evitare eccessi di vegetazione lungo la fila e ridurre le concimazioni azotate. Fare i trattamenti invernali con il rame, proseguire con i rameici fino alla fioritura durante la quale dovranno essere sospesi e sostituiti con Equiseto + Propogem + Siligem e ripresi dopo la fioritura fino in pre-raccolta.

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In che periodo si fa la cimatura della vigna?

Viene eseguita nel periodo tra la post fioritura e la chiusura del grappolo e si pratica asportando le foglie che coprono eccessivamente i grappoli: il metodo e la quantità di foglie da rimuovere variano in base allo scopo da raggiungere che può essere un semplice sfoltimento per migliorare l'areazione e la ...

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Come si chiama il fusto della vite?

La struttura completamente in legno della vite, che emerge dal suolo e dalla quale si diramano le altre parti della pianta, è il fusto o tronco. La parte inferiore, quindi alla base del tronco (quella direttamente a contatto con il terreno, per capirci) è chiamata ceppo, piede o ancora pedale.

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Come si chiama il frutto della vite?

Il frutto della vite, costituito da un'infruttescenza (grappolo composto di cime), comprendente un certo numero di bacche (acini o chicchi) di vario colore, dal verde al giallo-dorato, al rosso, al bluastro, al nero-violaceo, portate da un complesso di ramificazioni (raspo).

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Quanti kg produce una pianta di vite?

Come ordine di misura puramente indicativo, possiamo dire che un vitigno in salute e in condizioni ambientali nella norma è in grado di produrre una media di 3 chilogrammi di uva per ceppo, ovvero circa 3 kg per singola vite.

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Quando si fa la talea della vite?

La stagione ottimale per fare le talee legnose di vite è l'inverno pieno, dopo la potatura delle stesse. Ti suggerisco di tenerla in vaso a radicare bene per tutta la primavera ed estate per poi metterla a dimora in autunno.

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Perché le barbatelle non crescono?

Lo stress idrico abbinato a elevate temperature, porta a una veloce disidratazione della pianta, inoltre l'apparato radicale fatica a raggiungere una porzione di suolo sufficiente per la sua nutrizione e rischia quindi carenze che rendono stentata la crescita delle piante.

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Cosa piantare vicino a una vite?

E' ormai riconosciuta da tempo l'utilità delle leguminose all'interno del vigneto per migliorarne la fertilità. Tra queste possiamo ricordare le fave, varie specie di trifoglio, il pisello proteico, il ginestrino e l'erba medica.

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Come capire se il terreno è buono?

Una buona terra da giardino è granulosa e aerata, soprattutto se si tratta di quella dell'orto. Acqua e aria devono circolare liberamente, cosicché le radici possano svilupparsi in profondità. Per questo, deve possedere una porosità almeno del 50% (significa che la proporzione fra vuoti e pieni deve essere pari).

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Come rendere il terreno più basico?

Se il terreno è troppo acido i sistemi per modificare il pH del suolo consistono nell'incorporare argilla e calce al substrato. Quando è troppo alcalino si possono incorporare ammendanti come il terriccio da compost oppure fornire terricci e fertilizzanti specifici per piante acidofile.

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Che concime dare alle barbatelle?

Consigli di concimazione

Ottima regola prima dell'impianto è quella di immergere in acqua le barbatelle frigo conservate per almeno 24-36 ore. In questa fase si può preparare una soluzione all'1% di Glucoumato Base72 L1 per migliorarne la ripresa e stimolare l'emissione delle nuove radichette.

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Quando è necessario zappare la vigna?

Da aprile a giugno va curata la gestione del suolo del vigneto, cioè l'insieme dei lavori con cui si ha il controllo della vigoria delle viti e della qualità dell'uva, si tengono lontane le erbe infestanti, si mantengono e migliorano le caratteristiche del terreno e si rende più agevole il passaggio in vigna di persone ...

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Come irrigare la vigna?

Con quale metodo irrigare le vigne? Sicuramente il miglior metodo per irrigare, è oggi, l'irrigazione a goccia, che ha molteplici scopi tra i quali ricordiamo la gestione razionale della risorsa idrica, il controllo dello sviluppo delle piante infestanti, l'aumento di produttività.

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