Come ottenere la concessione di una spiaggia?
Si tratta di un'operazione complessa, che prevede la presentazione di una richiesta al Comune, ma per avere l'affidamento di una porzione di spiaggia si deve vincere un concorso bandito periodicamente dall'Ente del Demanio Marittimo, che assegna i lotti disponibili.
Quanto costa la concessione di una spiaggia?
Cos'è e quanto costa la concessione balneare
Ogni anno, il concessionario deve pagare una somma per ottenere il diritto di gestire e utilizzare la concessione balneare, e tale canone ammonta a non meno di 2.500 euro, come stabilito dal decreto Agosto del 2021.
Chi dà le concessioni in spiaggia?
Per l'uso commerciale del demanio marittimo o per la costruzione di edifici di importanza istituzionale ed economica, la concessione può essere rilasciata dal governo regionale per un periodo massimo di 20 anni, mentre il procedimento preparatorio è condotto dall'ufficio amministrativo regionale.
Come si ottiene una concessione balneare?
Al pari delle zone militari, infatti, spiagge e coste rappresentano un territorio demaniale, cioè una proprietà esclusiva dello stato: non si possono acquistare, ma semplicemente ricevere in licenza e affittare per un determinato periodo di tempo.
Come avere una spiaggia privata?
La concessione balneare è l'unico modo in cui i privati cittadini possono ottenere il permesso di stabilire la loro attività privata sulla spiaggia, ovvero una parte inalienabile del territorio italiano che non può essere di proprietà di nessuno se non, appunto, dello Stato.
La riforma delle concessioni balneari spiegata in 6 minuti
Quanto dura la concessione di uno stabilimento balneare?
145/2018 che, in mancanza di una riforma di settore - aveva sancito l'estensione della durata delle concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo per 15 anni, quindi fino al 1° gennaio 2034.
Chi è il proprietario delle spiagge?
Spiagge e lidi fanno parte del cosiddetto demanio marittimo dello Stato. Significa che sono beni di proprietà dello Stato (oppure di Regioni, Province o Comuni), inalienabili, inespropriabili e destinati a servire i bisogni della collettività.
Quanto rendono le concessioni balneari?
Pensate: complessivamente, lo Stato, come dicevamo. incassa circa 103 milioni di euro l'anno per concessioni demaniali delle spiagge, pari a una cifra media di 6.106 euro a chilometro quadrato.
Quanto guadagna il proprietario di uno stabilimento balneare?
Se dunque andiamo a parlare di stagione intera, un lido avrà un introito medio di 160.000 euro scarsi. Ci sono però alcuni stabilimenti che guadagnano anche più di un milione di euro in una stagione estiva.
Quanto costa l'affitto di uno stabilimento balneare?
Il costo medio di locazione è 5.180 euro, ma più della metà delle concessioni prevede una cifra inferiore a 2.000 euro (la mediana è 1.720 euro). Un decreto del 2020 ha alzato per il 2021 il canone minimo a 2.500 euro, dunque i dati dovrebbero variare al rialzo nei prossimi anni.
Quanti tipi di concessioni esistono?
Si distinguono, come tipi principali: la concessione di bene pubblico (v. Beni pubblici e di interesse pubblico); la concessione di servizio pubblico; la concessione di opera pubblica.
Che succede alle concessioni balneari?
Il testo prevede che le concessioni in essere continuano ad avere efficacia fino al 31 dicembre 2023. Dopodiché verranno predisposti bandi di gara. E dal 2024 cambierà tutto.
Quanti metri di spiaggia sono demaniali?
Art. 11 Disposizioni comuni 1. La fascia di arenile pari a 5 metri dalla battigia e' lasciata sgombera da attrezzature balneari e da altri oggetti ingombranti tali da impedire il libero transito nonche' eventuali operazioni di soccorso.
Quanto guadagna lo Stato dalle concessioni balneari?
E per dare in concessione il totale delle spiagge italiane, lo Stato italiano incassa tra i 50 e i 100 milioni di euro di canoni, a seconda di cosa si considera nelle stime. Per confronto, il Comune di Milano ricava annualmente circa 60 milioni di euro dagli affitti della sola galleria Vittorio Emanuele II.
Cosa vuol dire spiaggia privata?
Sono spiagge asservite a strutture ricettive e ad utilizzo esclusivo degli alloggiati nelle strutture ricettive e loro ospiti nonché di coloro che sono ospitati nella struttura in occasione dell'organizzazione di eventi, manifestazioni e convegni.
Quanto guadagna un bagno al mare?
Facendo un esempio, con una porzione di spiaggia con circa 250 ombrelloni, con un costo di affitto di circa 18 euro al giorno per ognuno, si può ottenere un introito giornaliero di 4.500 euro. In un mese, ciò può portare a guadagni fino a 135mila euro.
Quanto guadagna uno stabilimento balneare a Rimini?
“La realtà dei dati dice che alla fine chi ha uno stabilimento balneare può faticare a fine anno a mettere assieme due stipendi”, sentenzia il presidente Mauro Vanni. Perché salvo rari casi “nel Riminese quasi nessuno stabilimento supera i 150 mila/160 mila euro di fatturato. E i piccoli si fermano a 50/60 mila euro”.
Quanto guadagna un chiosco sulla spiaggia?
Chioschi situati in zone centrali e affollate del litorale possono fruttare, si dice, fino a 100 mila euro «puliti» all'anno. Piccole industrie le cui licenze venivano vendute fino a qualche anno fa anche 700 mila o addirittura 1 milione di euro.
Quanto costa un ombrellone da stabilimento balneare?
Possiamo dire che il costo medio per due lettini e un ombrellone varia dai 15 ai 25 euro e può arrivare fino a 40 euro al giorno negli stabilimenti più blasonati.
Quante tasse pagano i balneari?
gli stabilimenti balneari pagano il 22% di Iva. Sono le uniche imprese turistiche ad affrontare tale aliquota: alberghi, campeggi e villaggi turistici godono dell'aliquota agevolata del 10%;
Quanto costa una concessione balneare in Sardegna?
Quando si fatturano centinaia di migliaia di euro non pare proprio un'impresa impossibile pagare allo Stato un canone annuale di 726 € l'anno nel 2020 – 60 € al mese – “schizzato” a 2.500 nel 2021, fino a toccare quota 2.698 nell'anno appena trascorso.
Come funziona la Bolkestein?
La direttiva Bolkestein intende semplificare le procedure amministrative, eliminare l'eccesso di burocrazia e soprattutto evitare le discriminazioni basate sulla nazionalità o per coloro che intendono stabilirsi in un altro paese europeo per prestare dei servizi.
Qual è la differenza tra Lido e spiaggia?
Il lido del mare è quella zona della riva a contatto diretto con le acque, che si estende all'interno fino al limite massimo delle mareggiate ordinarie. La spiaggia è costituita dalla zona che dal margine interno del lido si estende verso terra senza confini determinati.
Chi controlla gli stabilimenti balneari?
Lo Stato è il legittimo proprietario degli stabilimenti balneari, se questi vengono incamerati.
Chi deve pulire le spiagge libere?
La pulizia della spiaggia demaniale pubblica, ovvero quella che comunemente viene chiamata libera, è a carico del Comune. Alcune Regioni sanciscono che i proprietari delle concessioni balneari limitrofe hanno l'obbligo di pulire anche la spiaggia pubblica vicina (anche se non appartenente alla loro concessione).