Come funzionano i treni elettrici?
I treni ad alta velocità funzionano a trazione elettrica, con alimentazione a corrente alternata tramite una linea aerea. Il motore elettrico è formato da un insieme di avvolgimenti elettrici, il rotore (come un magnete centrale), e da altri avvolgimenti elettrici intorno al rotore, che prendono il nome di statore.
Come funziona la linea elettrica dei treni?
Le normali linee elettriche infatti trasferiscono energia da un punto fisso ad un altro (da una stazione primaria ad un nodo di distribuzione, da una cabina ad un gruppo di utenti, etc.); la linea di contatto per la trazione ferroviaria invece trasmette energia al motore del treno in movimento attraverso il contatto ...
Come si alimentano i treni elettrici?
I mezzi di trasporto pubblico elettrici (per esempio tram e treni) che si alimentano tramite le linee aeree utilizzano un dispositivo tra i seguenti: archetto tranviario, trolley a stanga rigida o pantografo.
Come funziona un trenino elettrico?
L'alimentazione elettrica avviene a bassa tensione in corrente continua per mezzo di un alimentatore, composto dal trasformatore, dal raddrizzatore e dai circuiti di regolazione. Il motore funziona prendendo corrente tramite le ruote metalliche dallo stesso binario su cui viaggia.
Come funziona la corrente dei treni?
Un treno è composto da una locomotiva, dotata di motore, e da una o più carrozze per il trasporto passeggeri o merci. Il treno si sposta utilizzando i binari delle ferrovie. Esistono anche treni ibridi, costituiti da uno o due veicoli che sono al tempo stesso locomotiva e vagone passeggeri.
Storia e spiegazione del funzionamento dei treni - Pantografo - Raddrizzatore - Freni
Dove prendono la corrente i treni?
I treni veloci italiani “raccolgono” l'elettricità dalla linea di contatto tramite un sistema di bracci metallici detto pantografo. La corrente va ad alimentare i motori PMM, che a loro volta azionano le ruote e permettono ai convogli di raggiungere velocità fino a 320 km/h.
Dove prende la corrente il treno?
Le linee di contatto vengono alimentate dalle sottostazioni elettriche (SSE) che sono dislocate lungo la linea ferroviaria. Le SSE hanno il compito di abbassare la tensione primaria trifase generalmente in alta tensione fornita dall'ENEL, di convertirla in c.c. a 3,6 kV e di immetterla nel circuito di trazione.
Che energia usano i treni?
I due sistemi principali di trazione rimasti in uso sono quella elettrica e quella termica, principalmente diesel.
Come sono alimentati i treni in Italia?
A differenza dei treni tradizionali che sono alimentati da corrente continua a 3.000 Volt, quelli ad alta velocità sono alimentati con corrente alternata trifase a 25.000 V. Fa eccezione il tratto tra Firenze e Roma, costruito tra la fine degli anni 70 e gli anni 80 che è alimentato con tensione a 3.000 Volt.
Quanta corrente passa nei fili del treno?
Il valore minimo ammesso è di 2.000 V=. Sulle linee ad AC/AV la tensione di alimentazione nominale è di 25.000 V in corrente alternata. Quanto di seguito riportato vale specificatamente per le linee alimentate a 3kV = salvo non diversamente indicato.
Quanto costa un treno elettrico?
Una locomotiva elettrica di buona potenza costa almeno 3-4 ml Euro. La E. 464 di ABB/Bombardier, che è una locomotiva di potenza medio-bassa (3000 kW nominali UIC) ha un prezzo base di circa 2,27 ml Euro.
Quanti Volt ha la linea ferroviaria?
L'alimentazione della linea aerea FS è di regola a 3.000 V nominali in corrente continua. Questa tensione può variare a seconda che ci si avvicini o meno ai punti di alimentazione della stessa (3600 V=) e al carico in quel momento presente (numero di locomotori a trazione elettrica in circolazione).
Come frena un treno magnetico?
Dato che il convoglio non tocca le rotaie, l'unica forza che si oppone al suo moto è l'attrito dell'aria, il che consente ai Maglev di viaggiare a velocità elevatissime (fin oltre i 600 km/h) con un consumo di energia limitato e un livello di rumore accettabile.
Chi ha inventato il treno elettrico?
La prima locomotiva elettrica, che risale al 1879 ed era a corrente continua con alimentazione tramite terza rotaia, si deve a Werner von Siemens che presentò alla Mostra di Berlino una sorta di trenino in miniatura composto da locomotiva e tre veicoli per passeggeri che nel corso di 4 mesi trasportò circa 90.000 ...
Come fa il treno a rimanere sui binari?
In primo luogo, distribuisce il carico del treno su tutta la fascia di terreno sotto i binari. Il treno, infatti, concentra un peso elevato su una superficie molto piccola, quella della rotaia. Il pietrisco costituisce una superficie frammentata che assorbe le pressioni esercitate sulle rotaie deformandosi senza danni.
Come scaricano i treni?
Treni e aerei hanno un serbatoio per escrementi e urina o vengono scaricati nell'ambiente? - Quora. Le toilette della stragrande maggioranza dei vagoni ferroviari scaricano le acque reflue nell'ambiente.
Come si chiama il dispositivo che serve per generare elettricità nel treno?
Con il termine pantografo si definisce, in Italia, un dispositivo che trae corrente elettrica da una linea aerea di contatto, posto di massima sull'imperiale di un veicolo ferroviario, tranviario o a guida vincolata, atto ad alimentarne le apparecchiature elettriche.
Che cos'è la trazione elettrica?
Il motore elettrico di trazione, comunemente detto motore di trazione, è un motore elettrico di potenza atto a fornire la coppia motrice necessaria allo spostamento di un veicolo su strada o su ferrovia.
Che motore monta il Frecciarossa?
Progettato in conformità alle STI - Specifiche Tecniche di Interoperabilità, il Frecciarossa 1000 può essere alimentato a 25 kV in ca o 3 kV in cc, mentre è predisposto per sistema 15 kV ca e 1,5 kV cc; per il controllo della marcia del treno è invece presente l'ERTMS/ETCS.
Quando viaggia il primo treno a energia elettrica?
La macchina, che funzionava solo a energia elettrica, seguiva un percorso di trecento metri dentro l'esposizione ed era capaca di trasportare fino a trenta viaggiatori a una velocità di circa sei chilometri orari. Questa immagine storica mostra il viaggio del primo treno elettrico del mondo, avvenuto il 31 maggio 1879.
Che tensione usa la rete ferroviaria per i treni?
Con che tensione funzionano i treni elettrici in Italia? - Quora. La rete elettrica alimenta i locomotori con la tensione di 3Kv a corrente continua. Questa tensione permette velocità massime fino a 250 km/h.
Come fa un treno a muoversi?
Le ruote dei treni sono coniche e non cilindriche con larghezza un po' maggiore di quella della rotaia. Di conseguenza la superficie di contatto col binario è leggermente inclinata verso l'asse viario della ferrovia e il piano di scorrimento dei binari è anch'esso inclinato verso l'asse viario dello stesso angolo.
Come sono alimentati i treni regionali?
Musica nuova, quindi, anche sulle linee regionali non elettrificate, grazie a un treno alimentato a gasolio, dagli interni confortevoli e dalle prestazione di assoluta eccellenza in termini di sicurezza, affidabilità e accessibilità.
Come fa il treno a muoversi?
Le ruote dei treni sono coniche e non cilindriche con larghezza un po' maggiore di quella della rotaia. Di conseguenza la superficie di contatto col binario è leggermente inclinata verso l'asse viario della ferrovia e il piano di scorrimento dei binari è anch'esso inclinato verso l'asse viario dello stesso angolo.
Cosa succede se un treno si ferma?
Se il treno è bloccato sui binari, deve essere organizzato il trasporto tra il treno e la stazione ferroviaria, a un punto di partenza alternativo o alla destinazione finale del servizio, ove e allorché sia fisicamente possibile.