Come faceva ad entrare la luce nelle Domus?

Le stanze della Domus erano illuminate dalla luce solare che filtrava attraverso un vano nel soffitto spiovente verso l'interno, il compulvium; da questa apertura scendeva anche l'acqua piovana che veniva raccolta in una cisterna rettangolare, l'impulvium, situata al centro dello spazio sottostante.

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Come entra la luce nelle domus?

Generalmente la domus signorile non era dotata di finestre sull'esterno, o, se vi erano, erano molto piccole. L'illuminazione era fornita dalla luce solare che entrava dal compluvium dell'atrio e illuminava di riflesso le stanze a esso adiacenti.

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Perché le insulae non avevano i vetri alle finestre?

Erano di uno o due piani e le finestre erano affacciate all'interno per evitare i rumori della strada.

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Come venivano decorate le domus?

Le stanze potevano essere pavimentate con tecniche speciali di diverso pregio: cocciopesto, piastrelle di terracotta, mosaici e preziosissimi pavimenti in marmo detti sectilia. Le pareti e a volte anche il soffitto erano decorate con affreschi.

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Come erano le stanze della domus?

La domus presentava uno schema definito nei suoi elementi principali. Dalla porta d'ingresso si accedeva ad un corridoio che immetteva nell'atrio, l'ampio cortile attorno al quale si disponevano i vari ambienti: le stanze da letto (cubicula), i vani di servizio, le stanze da pranzo (triclinia) e da soggiorno.

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La domus (tratto da Ludus in tabula)

Quali sono le caratteristiche più importanti di una domus romana?

Le domus erano costruzioni abbastanza complesse: erano protette da mura perimetrali che le isolavano dall'esterno e le principali aperture davano sull'interno. La porta di ingresso portava al vestibulum e poi nelle fauces, dei corridoi che conducevano all'atrium.

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Chi abitava nella domus?

Destinate alle ricche famiglie patrizie, le Domus erano singole case private, in genere di un piano e si contrapponevano alle Insulae, le fatiscenti e poco confortevoli palazzine riservate alle classi povere della società e destinate alla coabitazione di un cospicuo numero di famiglie plebee.

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Quali sono gli ambienti caratteristici di una domus?

Le domus romane erano, spazio permettendo nelle citta' (vedi Roma, per esempio), grandi e spaziose, areate ed igieniche, fornite di bagni e latrine, dotate di acqua corrente, calda e fredda, riscaldate d'inverno da un riscaldamento centrale (gli ipocausti, complessi dispositivi che facevano passare correnti d'aria ...

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Quali erano i principali ambienti della domus?

La domus, abitazione dei ricchi, era quasi sempre a un solo piano. La sua prima parte era il vestibulo, aperto sulla strada; la seconda parte, più interna, era chiamata fauces (imboccatura della casa). Lungo il vestibulo nelle case più ricche si potevano trovare statue e portici.

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Come si chiamava l'area dedicata alle piante nelle domus romane?

Nell'antica Roma, in origine e durante i primi decenni della repubblica, si utilizzava il termine hortus per indicare un terreno, cinto da mura e annesso alla casa, in cui si coltivavano piante ed ortaggi ad uso alimentare, nelle case in campagna o nelle immediate vicinanze dei centri urbani.

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Cosa usavano i romani al posto del vetro?

Il vetro alle finestre esiste fin dai tempi degli antichi Romani. Chi non si poteva permettere i vetri chiudeva le finestre con ante di legno, oppure al posto dei vetri venivano montate sottili pelli conciate, oppure budelli o vesciche di animale conciati.

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Cosa si usava prima del vetro?

Cosa si usava per chiudere il vano delle finestre? Venivano adoperati dei teli bianchi impregnati di grasso, o piccoli telai in legno assemblati con vari materiali, oggi davvero improbabili come pezzi trasparenti di vescica di maiale, o pelle di animali ridotta a sottile pergamena.

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Quando hanno iniziato a mettere i vetri alle finestre?

I romani contribuirono molto alla storia della lavorazione del vetro e allo sviluppo dell'industria vetraria. Intorno al 100 a.C. misero a punto la produzione per soffiaggio dentro stampi aumentando enormemente la possibile gamma dei manufatti. Inventarono ed usarono per primi il vetro per le finestre.

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Come funziona una lucerna romana?

Normalmente erano costituite da un corpo principale (serbatoio), da uno o più beccucci dove si inseriva lo stoppino (in lino o canapa) e da un manico. Il serbatoio era riempito di olio (oliva, sesamo, ricino) o di grassi animali che bruciando, generavano la luce. La lettura è più romantica a lume di … lucerna.

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Come si illuminavano gli antichi?

Nell'antichità i primi mezzi di illuminazione vennero forniti dalla natura stessa: l'uomo dovette immaginare un focolare trasportabile, ovvero piccoli e maneggevoli rami secchi infiammati, scelti tra quelli che ardevano più facilmente (in particolare le piante resinose).

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Come facevano le torce?

Le torce erano solitamente costruite mediante una doga di legno con un'estremità avvolta in un materiale imbevuto di una sostanza infiammabile. Negli Stati Uniti potrebbero essere state utilizzate ossa di orso nero. Nell'antica Roma alcune fiaccole erano fatte di zolfo misto a calce.

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Come si viveva nella domus romana?

I ricchi abitavano nelle domus.

La casa era ad un solo piano e riceveva la luce da un'apertura del soffitto, da una parte di tetto spiovente detta #compluvium. Le persone meno ambienti invece vivevano nelle insule, casamenti simili ai moderni condomini, composti di più piani per sfruttare lo spazio verso l'alto.

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Come era fatta una domus romana?

Lo sviluppo della domus era in orizzontale, composta da vari ambienti con relative funzioni: vestibulum e fauces (accessi all'atrium, la stanza centrale subito dopo l'entrata); le stanze da letto (cubicula); ambienti laterali (alae); il tablinum (il salotto).

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Chi ha creato la domus?

La Domus Aurea ("Casa d'oro" in latino, proprio perché in essa si utilizzò molto di questo prezioso metallo) era la villa urbana costruita dall'imperatore romano Nerone dopo il grande incendio che devastò Roma nel 64 d.C. La distruzione di buona parte del centro urbano permise al princeps di espropriare un'area ...

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Che differenza c'è tra casa e domus?

In latino la parola "casa" indicava la capanna dei contadini, mentre "domus" indicava la casa in generale.

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Cos'è il peristilio nella domus romana?

Il peristilio, nell'architettura romana, era il portico che cingeva il giardino o cortile interno posto al centro della casa, ornato solitamente da alberi da frutto, giochi d'acqua e piccole piscine.

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Cosa vuol dire Taberna?

tabĕrna «bottega, osteria»]. – 1. a. Osteria, trattoria di infimo rango, frequentata da gente poco raccomandabile: ne la chiesa Coi santi, e in taverna coi ghiottoni (Dante); una t.

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Quando è stata costruita la domus?

Costruito da

Architetti Severus e Celer su commissione dell'imperatore Nerone tra il 64 e il 68 d.C.

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A cosa serviva il Tablinum?

TABLINUM / sala di soggiorno, "studio"

Il tablinum, che nel contesto della villa della Consolata si presume rivestisse funzioni di rappresentanza e di sala di ricevimento, è ritenuto l'ambiente originario della domus romana tradizionale.

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Cos'è l Insula e com'è fatta?

. Con questo nome, in senso metaforico, i Romani designavano la casa, la quale in origine, essendo separata dalle case vicine per mezzo di uno spazio libero di due piedi e mezzo (ambitus), rassomigliava a un'isola.

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