Come è nato il basilico?
Il basilico è nativo e cresce selvatico nell'Asia tropicale e in India. Si diffuse dal Medio Oriente in Antica Grecia e in Italia dai tempi di Alessandro Magno, intorno al 350 a.C.. Solo dal XVI secolo iniziò ad essere coltivato anche in Inghilterra e, con le prime spedizioni migratorie, nelle Americhe.
Quali sono le origini del basilico?
L'Ocymum basilicum – nome scientifico del basilico – è un'erba annuale della famiglia delle Labiate. La sua zona di origine della pianta è quella dell'India e dell'Asia tropicale, dove veniva coltivata come pianta ornamentale e per le sue proprietà curative, spesso associate a virtù “magiche”.
Dove è originario il basilico?
Il Basilico Genovese DOP è la coltura tipica che attraversa il territorio della Liguria ed è il simbolo che porta nel mondo la sua eccellenza.
Cosa significa basilico in greco?
ETIMOLOGIA DEL NOME/STORIA E TRADIZIONI: il termine “Basilico” deriva dal latino medievale “basilicum” che si origina dal greco “basilikon” ovvero “pianta regale, maestosa” che a sua volta si origina da “basileus” ovvero “re”.
Che specie è il basilico?
Il basilico (Ocimum basilicum, L., 1753) è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, normalmente coltivata come pianta aromatica.
COLTIVARE IL BASILICO IN CASA, tutte le cure ed i segreti
Quale è il basilico più buono del mondo?
Il basilico italiano (Ocimum basilicum) è una varietà del nostro Paese, un prodotto che diventa eccellenza conosciuta e invidiata da tutto il mondo se coltivata in Liguria, più precisamente a Genova: solo qui il basilico può essere insignito del famoso appellativo di “Basilico genovese DOP”.
Che significato ha la pianta del basilico?
Si dice infatti che sia nata ai piedi della croce di Cristo e raccolta dall'imperatrice Elena che la diffuse in tutto il mondo. Secondo un'altra leggenda il basilico era l'antidoto contro il veleno del basilisco, il mostro a forma di serpente della mitologia greca.
A cosa fa bene il basilico?
Il basilico viene da sempre utilizzato dalla medicina popolare per contrastare disturbi gastrointestinali, come senso di pienezza e flatulenza, e come rimedio per favorire la digestione, la diuresi e per stimolare l'appetito.
Perché il basilico profuma?
Secondo la tradizione il basilico ha un effetto protettivo sulla pelle che nel periodo estivo ha bisogno di una quantità maggiore di protezione. La sostanza principe che si trova all'interno del basilico e che gli dà tutti gli effetti protettivi è l'eugenolo.
Quanti tipi di basilico ci sono?
Il basilico è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Lamiacee o Labiate, alta fino a 50 centimetri, con steli ramificati e coppie opposte di foglie verdi (o color porpora). Fiorisce da maggio ad agosto con spighe di piccoli fiori bianco-rosati.
Chi ha scoperto il basilico?
Nativo dell'Asia tropicale e dell'India, il basilico si e diffuso dal Medio Oriente in Antica Grecia e in Italia dai tempi di Alessandro Magno, intorno al 350 a.C., e solo dal XVI secolo ha iniziato a essere coltivato anche in Inghilterra e nelle Americhe.
Chi ha portato il basilico in Italia?
Grazie a queste proprietà curative, distanti dall'impiego alimentare, il basilico è stato introdotto dai Romani nel Mediterraneo e, a partire dal XIX secolo, la coltivazione si sviluppa nell'area agricola di Genova.
Chi ha portato i pomodori in Italia?
La storia “ufficiale” e documentata del pomodoro in Italia inizia il 31 ottobre 1548 a Pisa quando Cosimo de' Medici riceve dalla tenuta fiorentina di Torre del Gallo un cesto di pomodori nati da semi donati alla moglie, Eleonora di Toledo, dal padre, Viceré del Regno di Napoli.
Perché si dice Vasinicola?
Le Origini
La prima, forse quella più probabile, affonda le sue radici nel greco. Più precisamente, la parola proverrebbe da "vasilikon". Nella lingua greca la parola "vasilias" significa "Re": "vasilikon", quindi, dovrebbe indicare la natura quasi nobile della spezia, visto il suo profumo inebriante.
Come è nato il pesto?
Uno dei frati del convento raccolse l'erba aromatiche che cresceva su quelle colline, il basilico, ed pestandolo a mortaio con altri semplici ingredienti ottenne il primo pesto - che nei secoli, poi, venne perfezionato.
Quanto basilico si può mangiare al giorno?
Le sostanze citate sono presenti nel basilico e sono quelle che determinano il suo profumo e aroma, ma sono da considerarsi del tutto innocue. Solo se mangiassimo ogni giorno 2kg di foglie di basilico per qualche anno, potremmo forse avere qualche probabilità in più di ammalarci di cancro.
Perché bisogna togliere i fiori al basilico?
Se invece staccassimo foglie singole ci resterebbe una pianta che viene man mano defogliata, indebolendosi progressivamente. Con la cimatura rimandiamo anche l'emissione dei fiori, che nel basilico vanno sempre tolti, in modo che la pianta possa destinare tutte le sue energie alle foglie.
Come non far morire il basilico in casa?
Il vaso e l'irrigazione
Dosate sempre l'irrigazione, che non dovrà essere neppure troppo parsimoniosa: toccate leggermente il terreno, che dovrà essere leggermente umido, senza seccarsi né “allagarsi”. Il corretto apporto d'acqua vi aiuterà a mantenere rigogliose le vostre piantine di basilico.
Chi non può mangiare il basilico?
È bene evitare il basilico in gravidanza, in quanto, come molte verdure crude, se non lavato accuratamente può causare la toxoplasmosi. È da evitare, in dosi eccessive, da chi è in terapia con anticoagulanti orali.
Perché dicono che il prezzemolo e velenoso?
Sono i loro semi ad essere pericolosi, perché ricchi di apiolo: fenilpropanoide (un composto organico) che provoca contrazioni muscolari. «L'apiolo - spiegano gli esperti del giardino botanico - agisce sulle fibre muscolari lisce della vescica, dell'intestino e soprattutto dell'utero.
Perché il basilico non va cotto?
Il calore delle lame in funzione, infatti, potrebbe facilitare l'ossidazione del basilico e l'alterazione del suo gusto.
Perché il basilico si spezza con le mani?
Non tutti sanno che il basilico non va tagliato con il coltello, ma con le mani. Come mai? Perchè il coltello fa scurire il basilico, per effetto dell'ossidazione della lama.
Quante volte si annaffia la pianta di basilico?
In generale ha bisogno appunto di molta acqua e il terreno deve essere sempre umido. Il momento giusto per innaffiare la pianta è la mattina presto o la sera tardi, nel caso di giornate particolarmente calde anche due volte al giorno. L'importante è non farlo nelle ore più calde della giornata.
Quanto dura la pianta di basilico?
Il basilico nasce in primavera, fiorisce in estate e appassisce nei mesi di ottobre e novembre, fino a febbraio, questo vuol dire che è una pianta annuale con un ciclo di vita ben preciso. Le sue origini sono antichissime, infatti veniva utilizzato originariamente come rimedio di bellezza!