Chi non votava ad Atene?
Anche nella più che celebrata Atene il diritto era piuttosto limitato. Non votavano donne, giovani e nati da genitori stranieri, anche Greci: salvo deroghe, erano esclusi anche i fogli di un solo genitore cittadino.
Chi non poteva votare ad Atene?
Questo escludeva dalla partecipazione politica gran parte della popolazione: minori, donne (anche quelle discendenti da cittadini ateniesi), schiavi (compresi coloro che avessero ricevuto la libertà) ed infine i residenti stranieri.
Chi era escluso dalla democrazia ateniese?
Donne, schiavi e stranieri sono esclusi dalla vita politi- ca: non hanno diritti e non partecipano all'ec- clesìa, cioè all'assemblea del popolo. n Nella prima metà del VI secolo a.C. il tiran- no Pisistrato (56 -5 8 a.C.) prende il potere.
Chi non era considerato cittadino ad Atene?
Tra i Greci, schiavi, donne e stranieri sono figure notoriamente escluse dal godimento della cittadinanza piena; e tuttavia la loro presenza, la loro integrazione nella vita sociale o quanto meno la necessità del loro contributo al sussistere della comunità politica, sono in qualche modo oggetto di attenzione e di ...
Chi poteva partecipare all'assemblea ad Atene?
Nome dell'assemblea popolare nelle libere città dell'antica Grecia. Vi partecipavano con diritto di parola e di voto tutti i cittadini nel pieno possesso dei loro diritti: la partecipazione dei non abbienti fu resa possibile in Atene da Pericle con l'istituzione di una speciale indennità.
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Chi votava nell'antica Grecia?
Anche nella più che celebrata Atene il diritto era piuttosto limitato. Non votavano donne, giovani e nati da genitori stranieri, anche Greci: salvo deroghe, erano esclusi anche i fogli di un solo genitore cittadino. Di fatto, votavano solo i cittadini “puri” maschi adulti.
Chi partecipava alla vita politica di Atene?
La democrazia ad Atene si basava sulla partecipazione diretta di tutti i cittadini alla vita politica. Tutti i cittadini avevano uguali diritti, tutti avevano piena libertà di parola, che veniva chiamata isegoria.
Quali categorie sociali erano escluse dalla vita politica?
I meteci e gli schiavi vivevano nella città con i cittadini, ma questa era esclusivamente una comunità di cittadini, e di cittadini uomini, per il fatto che le donne erano escluse dai diritti politici.
Chi introdusse la democrazia ad Atene?
Così, Pericle (495 a.C. – 429 a.C.), nel discorso riportato da Tucidide, parlò della politica di Atene, prima città al mondo a scegliere la democrazia.
Chi erano gli aristocratici ad Atene?
La situazione sociale all'interno della città di Atene nel 700 a.C. prevedeva una rigida divisione in classi: i Ghene, ovvero gli aristocratici, chiamati anche eupatrides (figli di padri gloriosi); i Tiasi, ovvero i plebei, e infine i Meteci, che non erano cittadini ma abitavano ad Atene.
Come avveniva la votazione ad Atene?
L'assemblea, la cui convocazione era riservata alla boulé, era presieduta dai pritani. Tutti i cittadini avevano pari diritto di parola (isegorìa) e avevano pari diritti giuridici (isonomìa); la votazione avveniva per alzata di mano o per acclamazione; a scrutinio segreto solo in situazioni limite.
Chi poteva partecipare all Ecclesia?
All'Ecclesia poteva partecipare solo i cittadini ateniesi adulti, una minoranza rispetto alla popolazione del paese.
Chi era Clistene e cosa fece?
Legislatore ateniese della famiglia degli Alcmeonidi, figlio di Megacle; nato circa il 565 a. C., andato in esilio sotto Pisistrato, tornò in Atene alla cacciata di Ippia (510). Vinta l'opposizione di Isagora che, spalleggiato dal re spartano Cleomene, intendeva stabilire un ordinamento oligarchico, C.
Chi introdusse ostracismo?
Secondo Aristotele, l'ostracismo fu ideato da Clistene nel 510 a.C.; alcuni, appoggiandosi a un frammento di Arpocrazione, datano la sua istituzione a circa vent'anni dopo, quando ve ne fu la prima applicazione (vittima fu Ipparco di Carmo, della famiglia dei Pisistratidi).
Chi pratica l'ostracismo?
L'ostracismo è una delle più importanti decisioni che l'assemblea ateniese poteva prendere. Dopo aver conosciuto la tirannide, la democrazia ateniese si difendeva in questo modo dal rischio che una sola persona potesse assumere il potere per esercitarlo in modo dittatoriale.
Cosa fece Pericle per la democrazia?
Egli governò con il sostegno del popolo e fece di Atene la più bella città della Grecia. Pericle attuò riforme che favorirono lo sviluppo della società ateniese verso una piena democrazia. Favorì la partecipazione dei poveri alla vita politica, stabilendo un compenso per i cittadini che ricoprivano cariche pubbliche.
Chi fu il primo tiranno di Atene?
1 Pisistrato (546-528 a.C.) 2 Ippia (528-511 a.C.) e Ipparco (528-513 a.C.) 3 I Trenta Tiranni (aprile 404-403 a.C.)
Quali erano le caratteristiche della democrazia ateniese?
I principi della democrazia. I principi fondamentali sui quali si basa il modello democratico ateniese sono quattro: 1) uguaglianza, 2) sorteggio, 3) retribuzione, 4) partecipazione. Ognuno di essi merita una breve discussione.
Qual è stata la prima democrazia al mondo?
Democrazia classica VI/V secolo a.C.
Ma già nei secoli precedenti alcune città (Megara, Elide, Mantinea, Argo) si erano date ordinamenti democratici. Il primo riconoscimento al démos degli attributi della sovranità si ebbe nel VII secolo a Chio, che è considerata dagli storici la prima democrazia greca.
Quali classi sociali non partecipavano alla vita politica dei comuni?
Lotte nel Comune
Solo una parte dei cittadini partecipa, però, in questa fase al governo comunale. Ne è ancora escluso chi appartiene alle classi sociali più umili, salariati e piccoli artigiani.
Quali sono le tre classi sociali?
La società nel Medioevo era suddivisa in tre ordini: gli oratores, coloro che pregano, bellatores, quelli che combattono e i laboratores, quelli che lavorano. La tripartizione della società deriva dalle idee di Platone e rielaborate poi da Sant'Agostino.
Chi era cittadino a Sparta?
A Sparta il cittadino a pieno titolo è lo spartiata, appartenente alla comunità degli homoioi, gli «uguali», i quali si distinguono dai perieci – uomini liberi presenti nel territorio della Laconia – e dagli iloti (gli schiavi), in quanto sono i soli ad avere accesso ai diritti politici.
Come vivevano le donne nelle poleis?
La donna nell'antica Grecia era considerata libera, ma non partecipava alla vita politica della polis nè godeva delle stesse libertà che avevano gli uomini. La vita della donna era incentrata sulla vita domestica. Alle donne era assegnata una parte della casa chiamata gineceo.
Chi approva le leggi a Sparta?
Ne era stato artefice Licurgo, che secondo la leggenda ricevette da Apollo la Grande Rhetra o “Grande Pronunciamento”, la legge fondamentale su cui Sparta fondò la propria società e il proprio potere militare.
Chi governava a Sparta?
Il regime politico in vigore a Sparta era l'oligarchia ("governo di pochi"). Al vertice del governo spartano c'erano due re (diarchia) la cui carica era ereditaria; avevano il compito di comandare gli eserciti e svolgere i compiti sacerdotali in città; non avevano funzioni politiche importanti.