Chi ha diritto alla cedolare secca al 10% per gli affitti?
Canone Concordato (10%): Perfetto per i proprietari che locano in comuni specifici o ad inquilini che rientrano in categorie protette, come gli studenti universitari. Oltre all'aliquota ridotta, questi contratti possono beneficiare di agevolazioni locali ulteriori.
Chi può fare la cedolare secca al 10%?
Possono scegliere il regime della cedolare secca i proprietari (o titolari di un diritto reale di godimento, come l'usufrutto) che locano un immobile ad uso abitativo. Sia i proprietari che l'inquilino devono agire come persone fisiche, cioè non nell'esercizio di attività di impresa o di arti e professioni.
Quali sono le novità per la cedolare secca nel 2025?
Il Modello 730/2025 accoglie quest'anno delle novità per i redditi derivanti dalle locazioni brevi. In particolare, tali redditi sono assoggettati ad imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca con aliquota al 26 per cento nel caso di opzione per tale tipo di regime.
Quali comuni offrono la cedolare secca al 10%?
Dove è possibile applicare l'aliquota del 10%?
Le città che offrono la cedolare secca al 10% includono Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e i comuni confinanti con queste grandi città.
Chi paga il 10% di cedolare secca?
Cedolare secca al 10% per chi affitta a canone concordato nei Comuni calamitati. L'U.P.P.I. ritiene che la legge di bilancio 2020 abbia già esteso la cedolare secca al 10% prevista per tutti i contratti concordati anche nei comuni calamitati e, pertanto, non si debba chiedere alcuna proroga.
AFFITTO: come ottenere la cedolare secca al 10%
Chi paga la cedolare secca deve pagare anche l'IMU?
Qualora si affitti la seconda casa, l'IMU su questa deve essere pagata nonostante la cedolare secca escluda il pagamento dell'imposta di registro e dell'imposta di bollo nei contratti di affitto. L'IMU su una casa affittata con cedolare secca deve essere pagata dal locatore della casa (cioè il proprietario).
Qual è l'aliquota della cedolare secca per un contratto di affitto a canone concordato?
Qual è l'aliquota della cedolare secca per i contratti con affitto concordato? L'aliquota della cedolare secca per i contratti di locazione a canone concordato è pari al 10%.
Qual è il contratto di affitto più conveniente per il proprietario?
A livello fiscale, il contratto a canone concordato 3+2, con le relative agevolazioni sulle imposte e cedolare secca al 10%, è sicuramente vantaggioso, sia per il proprietario che per l'inquilino.
Quali comuni aderiscono al canone concordato?
L'aliquota della Cedolare Secca ridotta al 10% si applica ai contratti a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate nei Comuni di Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia (e nei Comuni confinanti con gli stessi), nei Comuni capoluogo di provincia e negli altri ...
Perché non conviene la cedolare secca?
la cedolare secca conviene ai proprietari che hanno altri redditi sottoposti a tassazione IRPEF; la cedolare secca non conviene quando si prevede un aumento dell'inflazione durante il periodo di validità del contratto e/o non si hanno altri redditi oltre a quelli provenienti dall'affitto di uno o più immobili.
Quante tasse si pagano su un affitto di 400 euro?
Quante tasse si pagano su un affitto di 400 euro? Dipende dalla tassazione scelta: Con cedolare secca al 21%: si pagano circa 84€ al mese. Con tassazione IRPEF ordinaria, varia in base al reddito complessivo del proprietario.
Quali sono le novità per il canone concordato nel 2025?
Per il 2025, la Legge di Bilancio ha confermato le seguenti aliquote: 21%: applicabile ai contratti di locazione a canone libero. 10%: riservata ai contratti a canone concordato, incentivando accordi tra proprietari e inquilini su canoni inferiori a quelli di mercato.
Quali sono le nuove regole per gli affitti brevi nel 2024?
Chiunque affitti una stanza o un immobile per brevi periodi (fino a 30 giorni) a fini turistici dovrà esporre il Cin all'interno dell'edificio e indicarlo negli annunci utilizzati per promuoverlo. Questa regola si applica anche ai titolari di strutture alberghiere o extra-alberghiere.
Quali sono le novità per la cedolare secca commerciale nel 2025?
La Legge di Bilancio 2025 ha confermato l'imposta sostitutiva del 21% per i contratti a canone libero, l'aliquota agevolata del 10% per i contratti a canone concordato e il 26% per le locazioni brevi. E l'obiettivo rimane quello di promuovere contratti di locazione più stabili.
Quali sono gli svantaggi del canone concordato?
Maggiore complessità burocratica e necessità di conformarsi agli accordi locali. Il principale svantaggio del canone concordato è che il canone di locazione è generalmente inferiore rispetto ai valori di mercato.
Chi può fare l'affitto transitorio?
Si tratta di una forma di contratto molto richiesta da precise categorie: studenti universitari, lavoratori stagionali, insegnanti precari e in supplenza.
Quali comuni cedolare secca 10?
Cedolare secca 10 per cento: quando si applica
Si tratta, in pratica, dei Comuni di Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia e dei Comuni confinanti con gli stessi nonché gli altri Comuni capoluogo di provincia nei Comuni ad alta tensione abitativa (individuati dal CIPE);
Chi attesta il canone concordato?
L'attestazione è rilasciata da una delle organizzazioni firmatarie dell'accordo, come le associazioni della proprietà edilizia o delle associazioni di inquilini.
Quali sono i vantaggi del canone concordato?
I principali vantaggi di un contratto a canone concordato includono tariffe d'affitto calmierate, la possibilità di applicare la cedolare secca, agevolazioni fiscali come riduzioni sull'IMU e sulla TASI, e una maggiore stabilità economica grazie a canoni regolati.
Quando si può applicare la cedolare secca al 10%?
Nel 2025, optare per la cedolare secca canone concordato garantisce un'aliquota ridotta del 10%, rendendo la tassazione più vantaggiosa rispetto al regime ordinario. Questo tipo di contratto è ideale per locazioni in comuni con alta tensione abitativa, studenti universitari o contratti transitori.
Che differenza c'è tra cedolare secca e contratto concordato?
Il regime di cedolare secca prevede un'aliquota sostitutiva del 21% per i contratti a canone libero e del 10% per i contratti a canone concordato. Questo porta a una significativa riduzione del carico fiscale per i proprietari di immobili.
Chi può stipulare un contratto a canone concordato?
Il contratto a canone concordato, invece, va stipulato attendendosi rigorosamente ai contenuti civilistici determinati tra le associazioni di categoria, di proprietari e gli Inquilini, che hanno sottoscritto l'accordo territoriale (come previsto dal D. M.
Qual è l'affitto massimo con la cedolare secca?
178/2020) ha stabilito che la cedolare secca sulle locazioni brevi può essere applicata solo se in ciascun periodo d'imposta si destinano a questa finalità al massimo quattro appartamenti.
Quando si può fare il canone concordato?
Il canone concordato è conveniente quando: L'immobile si trova in aree ad alta domanda abitativa con accordi territoriali favorevoli. Si desidera offrire un affitto più accessibile, aumentando le possibilità di trovare inquilini stabili. Si punta a beneficiare delle agevolazioni fiscali locali sull'IMU.
Chi può detrarre il canone di locazione?
spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro, in caso di superamento del predetto limite, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro.
