Chi fu il primo committente di Bernini?
I primi lavori autonomi di Bernini iniziano nel 1614, con il San Lorenzo sulla graticola e il San Sebastiano. Questi attirano l'attenzione del cardinale Maffeo Barberini, che diventa il suo primo committente.
Chi fu il primo grande committente di Gian Lorenzo Bernini?
Tramite il padre, che ben pubblicizzava il figlio, Gian Lorenzo entrò in contatto con il suo primo committente, il cardinale fiorentino Maffeo Barberini, che gli commissionò dapprima alcuni interventi su una delle Pietà incompiute di Michelangelo Buonarroti e poi la realizzazione di quattro putti per la cappella di ...
Quali furono i rapporti di Bernini con i pontefici?
Fu definito l'artista dei papi, poiché durante la sua sfavillante e longeva carriera, nonostante qualche battuta d'arresto, ebbe il favore dei pontefici; ben 8 furono, infatti, i suoi committenti in Santa Sede.
A quale importante impresa lavoro Borromini insieme a Bernini?
Il Baldacchino di San Pietro è una delle opere più famose di Bernini che lo vede collaborare con il collega e rivale Francesco Borromini.
Che cosa rappresenta il David di Bernini?
E' l'unica fra le quattro sculture borghesiane che abbia un soggetto biblico: rappresenta il giovane eroe nel momento in cui sta per scagliare la pietra contro il gigante Golia. Tradizionalmente David veniva raffigurato stante, spesso con la testa di Golia ai suoi piedi.
Gianlorenzo Bernini: vita e opere in 10 punti
Chi ha commissionato il David?
La commissione dell'opera fu assegnata al Buonarroti dagli operai della Cattedrale di Firenze il 16 agosto 1501, per un compenso di 400 ducati.
Dove è conservato il David di Bernini?
Il David è una scultura di Gian Lorenzo Bernini, eseguita tra il 1623 e il 1624 ed esposta nella Galleria Borghese di Roma.
Chi era il nemico di Bernini?
Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini, due geni all'opposto. Risulta semplice descrivere questi due maestri assoluti del '600 come uno l'opposto dell'altro. Tanto era mondano, estroverso e benvoluto Bernini, quanto era introverso, discreto e schivo Borromini.
Quali sono le differenze tra le architetture di Bernini e del Borromini?
Borromini: sobrio, elegante, matematico e introverso. Bernini: fastoso, ricco, scenografico e ammaliatore. Borromini ama la tecnica, usa materiali poveri, sfrutta il rigore e le geometrie. Bernini è stupefacente e illusionista, curato e dinamico.
Che stile aveva Bernini?
Gian Lorenzo Bernini è uno scultore, architetto e pittore, che ha dominato la scena artistica del 1600 e ha posto le basi per il barocco italiano.
Che materiali usava Bernini?
Bernini mischia materiali diversi: una parte in marmo completamente bianca e l'uso del bronzo e del bronzo dorato per risaltare.
Quale fu il primo progetto realizzato a Roma dal Bernini su incarico di papa Urbano VIII?
Storia e descrizione
Ormai rinforzato l'acquedotto, nel 1626 papa Urbano VIII incaricò Pietro Bernini, che già lavorava all'ampliamento dell'acquedotto stesso, di realizzare una fontana nella piazza sottostante la chiesa della Trinità dei Monti che allora, in mancanza della scalinata, sorgeva sul bordo di una scarpata.
Cosa ha fatto Bernini nella Basilica di San Pietro?
Il grande artista italiano Gian Lorenzo Bernini fu il creatore dell'altare di San Pietro e del suo imponente baldacchino barocco in bronzo. Bernini, spesso descritto come il più grande scultore della sua epoca, fu incaricato di realizzarli da papa Giulio II.
Quali importanti commissioni riceve Bernini?
Appena ventenne, il giovane Gian Lorenzo Bernini riceve le prime commissioni, tra le quali, quattro gruppi marmorei richiesti dal cardinale Scipione Borghese: Enea e Anchise, il Ratto di Proserpina, il David e Apollo e Dafne, che ancora oggi sono custoditi presso la Galleria di Villa Borghese.
Cosa fece Gian Lorenzo Bernini?
Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) fu l'artista più importante e celebre del XVII secolo. La natura poliedrica al campione del Barocco gli permise di eccellere nella scultura, nell'architettura e nell'urbanistica; dilettandosi anche come pittore, scenografo e commediografo.
Perché si chiama Borromini?
Il cognome originario di Francesco, dunque, non era Borromini, bensì Castelli; avrebbe iniziato a firmarsi abitualmente come «Borromini» dal 1628, così da distinguersi dalle diverse maestranze edili romane che si chiamavano Castelli.
Quante Fontane ha fatto Bernini?
Ma Roma con le sue oltre duemila fontane possiede una varietà enorme di questi monumenti, i cui esempi più antichi risalgono all'epoca romana.
Perché Borromini si chiama così?
In realtà mi chiamo Francesco Castelli, detto Borromini, perché la mia famiglia ha sempre avuto una grande devozione per San Carlo Borromeo, uno dei più importanti santi lombardi.
Dove si formò Bernini e con chi?
Gianlorenzo Bernini nacque a Napoli nel 1598. Si formò alla bottega del padre Pietro Bernini famoso scultore dell'epoca. I primi lavori dell'artista sono realizzati in collaborazione con il padre per cui in alcune opere ritroviamo la mano di entrambe gli artisti.
Chi ha fatto piazza Navona?
L'architetto Francesco Borromini nel 1647 fu consultato per il progetto ma le sue proposte per il palazzo non furono accettate. L'incarico fu affidato all'architetto Girolamo Rainaldi che diede inizio all'opera.
Qual è il nome di Bernini?
Architetto, scultore, pittore. Nacque a Napoli da Pietro scultore fiorentino e da Angelica Galante napoletana il 7 dicembre 1598, morì a Roma il 28 novembre 1680.
Cosa tiene in mano il David di Bernini?
David è in piedi, con il busto ruotato verso la sua destra. Con le mani tende la frombola armata con il grosso sasso. Il suo volto è contratto in una smorfia che rivela una profonda concentrazione.
Dove si trova la scultura di Apollo e Dafne di Bernini?
Emblema di questo concetto, il gruppo marmoreo dell'Apollo e Dafne (1622-'25) di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), conservato alla Galleria Borghese di Roma.