Chi deve registrare il contratto di locazione a canone concordato?

Le parti contraenti (locatore e conduttore) sono, quindi, tenute a registrare l'atto presso qualsiasi Ufficio delle Entrate, entro 30 giorni dalla data di stipulazione del contratto di locazione.

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Chi registra il canone concordato?

La registrazione puo' essere effettuata dal LOCATORE (proprietario) o dal CONDUTTORE (inquilino). L'unico caso in cui non sussiste l'obbligo di registrazione e' relativo ai contratti che non superano i 30 giorni complessivi nell'anno.

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Chi deve fare la registrazione del contratto di locazione?

Possono provvedere alla registrazione sia l'affittuario (conduttore) sia il proprietario (locatore). Entrambi, infatti, sono responsabili in solido per il pagamento del pagamento dell'intera somma dovuta per la registrazione del contratto.

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Come fare un contratto di locazione a canone concordato?

Il canone concordato viene stabilito dalle associazioni di proprietari ed inquilini del luogo in cui si trova l'immobile stesso, sulla base di un accordo che definisce il canone massimo applicabile in base alla zona in cui si trova l'immobile e alle sue caratteristiche.

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Dove stipulare contratto a canone concordato?

Un Contratto a Canone Concordato può essere stipulato nei Comuni dove è presente un Accordo Territoriale.

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Come far asseverare un contratto di locazione a canone concordato

Quanto costa la registrazione di un contratto a canone concordato?

Il costo per la registrazione del contratto è calcolato come il 2% del canone annuo, a meno che il locatore e il locatario non siano entrambi società e il canone sia soggetto all'IVA. In tale caso, il costo è dell'1% del canone annuo, oltre al costo delle marche da bollo.

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Quali sono i vantaggi del contratto a canone concordato?

Affitto a canone concordato, i vantaggi

Un proprietario che affitta un immobile ad uso abitativo con canone concordato può usufruire ad esempio della cosiddetta “cedolare secca”, una tassazione speciale sostitutiva dell'Irpef, pari al 21% o al 10% a seconda dei casi.

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Quando è obbligatorio il canone concordato?

In particolare, il contratto di affitto a canone concordato può essere applicato per le unità immobiliari abitative per quanto riguarda i contratti della durata di: Di 3 anni + 2 di rinnovo (o 3) per le abitazioni; Da 6 a 36 mesi per gli studenti universitari; Da 1 a 18 mesi per i contratti transitori (es.

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Che differenza c'è tra canone concordato e cedolare secca?

Il contratto a canone concordato prevede un canone di affitto concordato tra le parti e stabilito in base agli accordi territoriali. La cedolare secca, invece, è un regime fiscale che prevede un'aliquota fissa del 10% sul reddito da locazione.

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Quali sono i contratti di locazione non soggetti a registrazione?

Non c'è obbligo di registrazione per i contratti che non superano i 30 giorni complessivi nell'anno. La registrazione dei contratti di locazione deve avvenire entro 30 giorni dalla data di stipula o dalla sua decorrenza, se anteriore.

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Cosa succede se non si registra il contratto di locazione?

L'articolo 1, comma 346, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Finanziaria per il 2005) prescrive che “i contratti di locazione, o che comunque costituiscono diritti relativi di godimento, di unità immobiliari ovvero di loro porzioni, comunque stipulati, sono nulli, se ricorrendone i presupposti non sono registrati”.

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Quanto costa fare un contratto di locazione al Caf?

L'imposta di registro che grava sui contratti di locazione ordinari (senza opzione per la "cedolare secca") è pari al 2% del canone annuo con un minimo di imposta pari ad euro 67,00; è inoltre dovuta l'imposta di bollo, variabile dal numero di pagine e di copie del contratto, con un minimo di 32,00 euro.

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Come registrare un contratto agevolato?

Quando si sceglie la cedolare fin dall'inizio, il contratto di locazione può essere registrato entro 30 giorni dalla stipula o, se anteriore, dalla data di decorrenza del contratto con il modello RLI: utilizzando i servizi telematici dell'Agenzia. richiedendo la registrazione in ufficio.

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Come si calcola la cedolare secca a canone concordato?

La "cedolare secca" si calcola applicando un' aliquota fissa del 21% sull'intero canone di locazione annuo, qualunque sia l'importo. L' aliquota scende al 10% per i contratti di locazione a canone concordato.

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Chi può fare la cedolare secca al 10?

E' prevista un'aliquota ridotta al 10% per i contratti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate: nei comuni con carenze di disponibilità abitative (articolo 1, comma 1, lettere a) e b) del decreto legge 551/1988).

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Quali Comuni possono fare il canone concordato?

Il decreto ministeriale del marzo 2017 ha esteso la possibilità di stipulare accordi per il canone concordato in tutti i comuni, anche in quelli non ad alta tensione abitativa o sedi di università.

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Come funziona il contratto di locazione 3 2?

Il contratto di affitto 3+2 ha una durata minima di 3 anni e prevede il rinnovo automatico per 2 anni, se non viene dato alcun avviso di disdetta nei tempi previsti dall'accordo. Come si rinnova contratto d'affitto 3+2? Alla scadenza dei primi 3 anni di affitto, il contratto si rinnova automaticamente per altri 2 anni.

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Come si registra un contratto di affitto con cedolare secca?

I contratti di locazione con cedolare secca devono essere registrati rivolgendosi all'Agenzia delle Entrate e compilando l'apposito modello RLI in formato digitale o cartaceo (direttamente online o recandosi presso uno sportello dell'Agenzia delle Entrate).

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Che durata ha un contratto di locazione a canone concordato?

Si tratta dei contratti a canone concordato, per i quali la durata obbligatoria prevista è di tre anni, prorogabili per altri due (c.d. “3+2“), "4+2", "5+2", "6+2" oltre al contratto transitorio.

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Qual è la differenza tra canone libero e canone concordato?

Nel caso del contratto a libero mercato l'imposta è pari al 2% del canone annuo, mentre per i canoni concordati, l'imposta è calcolata sul 70% del canone annuo, a patto che il fabbricato sia ubicato in un comune ad alta densità abitativa.

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Come cambia la cedolare secca nel 2024?

Cambio di passo per la cedolare secca nel 2024. Le novità andranno ad impattare principalmente sugli affitti brevi – ossia quelli che durano meno di 30 giorni – la cui aliquota passerà dal 21% al 26%.

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Chi paga l asseverazione contratto di locazione?

Stando a quanto previsto dalla disciplina delle locazioni di immobili urbani (Legge n. 392/78, art. 8), le spese di registrazione del contratto di affitto sono a carico del proprietario e dell'inquilino in parti uguali, mentre le spese dell'imposta di bollo gravano solo sull'inquilino.

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Quanto dura il contratto con la cedolare secca?

In generale la durata di un contratto d'affitto con cedolare secca può essere breve (2-3 anni), medio (5-6 anni) o più lungo. L'opzione, se attivata nella fase di registrazione del contratto, sarà attiva per tutta la sua durata a meno che il locatore non volesse annullare tale opzione.

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Chi rilascia l'attestazione di rispondenza?

l'attestazione verrà rilasciata a seguito del controllo, da parte dell'incaricato, della corrispondenza economica e normativa del contratto; a tali fini si raccomanda di attenersi scrupolosamente al testo del “tipo di contratto” (allegato A, allegato B, allegato C al DM Infrastrutture 16/01/17):

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