Chi deve chiedere il Cin?
Ormai è legge: dal 2024 tutti gli immobili concessi in locazione turistica devono munirsi del CIN (Codice Identificativo Nazionale). Ad istituire il CIN è la legge 15 dicembre 2023 n. 191, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 16 dicembre 2023 ed in vigore dal 17 dicembre 2023.
Chi è obbligato ad avere il Cin?
Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è necessario per le seguenti categorie di immobili e strutture: Unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche. Locazioni brevi di immobili. Strutture turistico-ricettive, sia alberghiere che extralberghiere.
Come si richiede il Cin?
Per la richiesta del CIN è necessario rivolgersi al Ministero del Turismo, che gestisce anche la relativa banca dati: il locatore o il soggetto titolare della struttura turistico ricettiva è chiamato a presentare un'apposita istanza.
Quando entra in vigore l'obbligo del Cin?
Si precisa che, ai sensi del comma 15, art. 13-ter, dello stesso DL n 145 gli obblighi e le sanzioni in materia di CIN si applicheranno a decorrere dal sessantesimo giorno successivo a quello di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del citato Avviso.
Come ottenere il codice identificativo per affitti brevi?
Per presentare la richiesta del codice CIR servirà, dopo avere presentato la comunicazione presso il comune territorialmente competente, l'acquisizione delle credenziali di accesso alla piattaforma TUrist@at e la compilazione del modulo di autocertificazione online.
Chi deve tracciare il proprio patrimonio?
Che succede se non ho il Cir?
Lo stesso articolo al comma 2 prevede anche sanzioni da 500 euro a 2500 euro per chi non ha il CIR: alla legge regionale 11/1993, dopo il comma 2 dell'articolo 48 (Entità sanzioni amministrative) è inserito il seguente: “2-bis.
Cosa succede se non inserisco il CIR su booking?
In caso di inosservanza sono previste sanzioni da 500 a 2500 euro.
Dove si espone il Cin?
Il Cin deve essere esposto nelle case che vengono affittate, ma deve essere presente anche negli annunci online.
A cosa serve il codice CIN?
Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è un'innovazione introdotta nel settore degli affitti brevi e turistici in Italia. Questo codice viene assegnato dal Ministero del Turismo attraverso una procedura automatizzata, su richiesta del locatore o del soggetto titolare della struttura turistico ricettiva.
Cos'è il cin affitti brevi?
Novità in arrivo su affitti brevi e turistici: viene introdotto il codice identificativo nazionale per censire e monitorare appartamenti, strutture, stanze date in affitto ai turisti con sanzioni fino a 8.000 euro per chi non espone il CIN.
Cosa cambia per affitti brevi?
A partire dal 2024 (come previsto dalla legge di bilancio), la cedolare secca per gli affitti brevi resta ferma con l'aliquota del 21%. Tuttavia, è prevista l'introduzione dell'aliquota maggiorata al 26% solo per le locazioni brevi e solo a partire dal secondo appartamento.
Da quando nuove regole affitti brevi?
Affitti brevi e turistici, dal 2024 obbligo di CIN, SCIA, Sicurezza e altre regole aggiornate dopo il Dl Anticipi.
Come è composto il Cin?
Il codice CIN (Control Internal Number) è composto da una sola lettera ed è utilizzato come carattere di controllo: partendo dal codice ABI, dal CAB e dal numero di conto corrente, attraverso una serie di calcoli viene generato il CIN.
Quali dati comunica Booking all'Agenzia delle Entrate?
Da gennaio portali come Airbnb o Booking dovranno infatti comunicare all'Agenzia delle Entrate i codici fiscali dei locatori, i redditi percepiti e i dati catastali degli immobili. Chi non invia le informazioni richieste rischia il blocco del profilo e il congelamento dei corrispettivi.
Chi affitta con Booking paga le tasse?
Ma con le nuove norme sarà diverso: i locatori (AirBnb, Booking, le agenzie immobiliari o chi intasca il canone d'affitto) si trasformano in sostituti d'imposta e devono effettuare il pagamento tramite il modulo F24 dell'Agenzia delle Entrate. E per chi non rispetta le regole sono previste multe molto salate.
Come si dichiarano i redditi da Booking?
Come si dichiarano i redditi da Booking? Booking applica, sui contratti di affitto breve, una ritenuta del 21%, da versare tramite modello F24, con il codice tributo 1919.
Quanto tempo passa per avere il Cir?
I titolari delle strutture ricettive dovranno adempiere a quanto disposto dal decreto assessoriale entro 30 giorni dal rilascio del CIR da parte della Regione Siciliana.
Quanto costa la Cir?
Mediamente in Italia il costo della CIE è il seguente. 22,20 euro in caso di rinnovo dopo la scadenza. 27,40 euro in caso di rinnovo dopo il furto o per via del logoramento.
Cosa comunica Airbnb all'agenzia delle entrate?
Per il momento, airbnb non comunica nulla all'Agenzia delle Entrate. Quando lo fará, dovrá preventivamente attrezzarsi, richiedendo una registrazione/comunicazione/conferma dati a tutti gli account (ma vedremo poi se/come lo fará).
Cosa cambia nel 2024 per gli affitti brevi?
Dal periodo d'imposta 2024 l'aliquota ordinaria per le locazioni brevi è fissata nella percentuale del 26%, rimanendo al 21% esclusivamente per una unità immobiliare prescelta dal locatore in sede di dichiarazione dei redditi.
Quali sono le locazioni brevi non soggette a registrazione?
Quali sono gli affitti brevi non soggette a registrazione? L'obbligo di registrazione non è previsto per i contratti di affitto brevi ad uso abitativo o turistico, per i quali la durata di locazione dell'immobile non superi i 30 giorni.
Cosa cambia con Airbnb dal 2024?
L'articolo 4, comma 5-bis, del Decreto-legge 50/2017, come modificato dalla Legge di bilancio 2024, impone alle piattaforme come Airbnb di applicare una ritenuta fiscale del 21% (cedolare secca) sui guadagni degli host non professionisti derivanti da soggiorni brevi (fino a 30 notti).
Che obblighi ci sono per affitti turistici?
In estrema sintesi durante la locazione turistica, al proprietario è consentito fornire energia elettrica, acqua , gas, connessione ad internet, climatizzazione e/o riscaldamento, oltre alla manutenzione e riparazione di eventuali guasti agli impianti o agli arredi presenti nell'immobile.
Cosa cambia con Airbnb dal 2023?
Dal primo gennaio 2023 è in arrivo una normativa più stringente per il settore degli affitti brevi, che istituisce alle piattaforme come Airbnb e Booking l'obbligo comunicare vari dati al fisco.