Chi comanda a Filandari?
La "locale" di Filandari e Ionadi, capeggiata da Giuseppe e Leone Soriano dell'omonima cosca.
Chi comanda a Stefanaconi?
Locale di Stefanaconi con a capo Salvatore Patania (Operazione Rinascita-Scott del 2019).
Qual è la ndrina più potente della Calabria?
Luigi Mancuso, detto (Zio Luigi) "U Signurino" (1954). È il numero uno in assoluto della «Locale di Limbadi» tra i boss più potenti (su scala nazionale e internazionale). Arrestato nel giugno 1993 è stato scarcerato nel luglio 2012 con 11 anni di anticipo.
Chi comanda a Monterosso Calabro?
Elezioni Comunali 2020
È stato riconfermato il sindaco Antonio Giacomo Lampasi (44 anni) con la lista Monterosso Nel Cuore.
Chi comanda a Tropea?
I La Rosa sono una 'ndrina di Tropea. Alleata dei Mancuso di Limbadi, sono in faida con il clan rivale dei Piserà e dagli anni 2000 hanno iniziato un insediamento nel locale di Santa Domenica di Ricadi fino ad allora retto dalla locale 'ndrina dei Carone vicina ai Mancuso.
Estorsione aggravata, minaccia e lesioni: si costituisce a Filandari il cognato di Peppone Accorinti
Chi è la famiglia più potente della Calabria?
La 'ndrina Morabito è una delle più potenti famiglie malavitose della Calabria. Il paese d'origine è Africo nella Locride, dal quale vengono gestiti affari e illeciti nel Nord Italia e anche all'estero.
Quale famiglia comanda in Calabria?
Su tutti svettano gli “arcoti”: «il gruppo De Stefano-Tegano costituisce un caso paradigmatico del “modello mafioso”, divenendo altissimo il livello dei mezzi utilizzati e delle finalità perseguite di controllo di ogni attività economica, istituzionale e sociale nel territorio calabrese».
Chi è il boss di San Luca?
Il leader dell'associazione è stato identificato in Giuseppe Romeo, già noto alle cronache, ai vertici della 'ndrina “Staccu” di San Luca (nel Reggino), latitante in Spagna dal 2018 e tratto in arresto a marzo 2021.
Chi comanda oggi a Reggio Calabria?
Città ('ndrangheta) Il Mandamento Centro o Città è una sovrastruttura territoriale della 'ndrangheta che si pone come organo di raccordo tra il sovrastante Crimine e le sottostanti locali che insistono nella città di Reggio Calabria.
Chi comanda a Canalicchio?
E ai nomi ai vertici di gestione di ogni zona di potere. A Catania la roccaforte dei Laudani sarebbe Canalicchio: i capi sarebbero Franco Pistone e Andrea Catti.
Chi sono i Piromalli in Calabria?
I Piromalli sono una 'ndrina calabrese di Gioia Tauro. Secondo la DIA sono la più grande e influente cosca dell'Europa occidentale, con più di 400 famiglie alleate e diverse migliaia di affiliati. Sono tra i fondatori della 'Ndrangheta calabrese presenti sul territorio da più di cento anni.
Chi è il boss di Gioia Tauro?
Protagonista delle ricostruzioni dei carabinieri, che hanno lavorato sotto il coordinamento della Dda di Reggio, è Giuseppe Piromalli, di professione boss: “Facciazza”, quando si rivede a piede libero l'11 maggio 2021, ha finito di scontare 22 anni molti dei quali al 41-bis.
Quante famiglie mafiose ci sono in Calabria?
Il capo di ogni 'ndrina viene detto genericamente capuvastuni (capobastone), mentre più 'ndrine di un paese formano la locale. In Calabria vi sono almeno 150 'ndrine, molte delle quali con collegamenti in tutta Italia e all'estero.
Chi comanda nel vibonese?
A Sant'Onofrio invece il bastone del comando era nelle mani dei Bonavota. La locale, fondata dal capostipite Vincenzo, era gestita dai suoi quattro figli. E se Domenico (condannato a 30 anni) è considerato la mente criminale del clan, è invece Pasquale a svolgere il ruolo di capo società.
Chi comanda a Pizzo Calabro?
LA SUDDIVISIONE DI PIZZO È proprio nell'operazione “Rinascita-Scott” che è stata ricostruita la “suddivisione” di Pizzo. A comandare la zona nord e la “Marinella” sarebbe Rocco Anello mentre la zona Marina sarebbe gestita dai Mancuso che avrebbero il controllo sui bar e la piazza.
Chi comanda a Zungri?
VIBO VALENTIA È stato condannato a trent'anni di carcere Giuseppe Accorinti, classe '59 noto come “Peppone”, considerato il boss del locale di 'ndrangheta di Zungri, nel Vibonese. I giudici, dunque, hanno accolto le richieste avanzate dai pm della Dda di Catanzaro, Antonio De Bernardo e Andrea Buzzelli.
Quali sono le famiglie mafiose siciliane?
- Castelvetrano.
- Campobello di Mazara.
- Salaparuta/Poggioreale.
- Partanna.
- Gibellina.
- Santa Ninfa.
Chi comanda nel crotonese?
'Ndrina Megna - Wikipedia.
Chi sono i De Stefano a Reggio Calabria?
La 'ndrina De Stefano è una cosca malavitosa o 'ndrina della 'ndrangheta calabrese di Reggio Calabria legate alle famiglie Tegano e Tripodo.
Quali sono le ndrine più potenti?
I Barbaro sono una 'ndrina originaria di Platì (Reggio Calabria), considerata tra le più potenti cosche della 'ndrangheta. Di questa famiglia esistono tre rami: quelli soprannominati "castani", quelli "nigri" e quelli "pillari". Nell'Italia settentrionale sono insediati nella periferia di Milano a Buccinasco e Corsico.
Chi è il boss di Manduria?
Vincenzo Stranieri (Manduria, 1960) è un mafioso italiano, uno dei più noti capi della criminalità pugliese.
Chi è il boss più potente di Roma?
Michele Senese, detto 'o Pazzo (Afragola, 18 novembre 1957) è un mafioso italiano, membro della Camorra, fondatore e boss del clan Senese, ritenuto uno dei più potenti boss della città di Roma.
Qual è il clan più potente d'Italia?
Per visualizzare i video provenienti da YouTube devi accettare i cookies. Il gruppo mafioso italiano "Ndrangheta" è una delle organizzazioni criminali più estese e potenti del mondo.
Chi sono gli antenati dei calabresi?
Ausoni ed Enotri. Le prime colonie greche, stanziatesi nel territorio italiano, incontrarono tre principali popolazioni: Ausoni, Enotri e Japigi. Gli Ausoni erano una popolazione osca, poche e frammentarie sono le testimonianze che ci sono giunte da alcuni storici greci e latini.
Chi comanda ad archi Reggio Calabria?
A Reggio, dunque, comanda Archi: Giovanni Tegano, Pasquale Condello e Peppe De Stefano sono, di fatto, i padroni della città. Una 'ndrangheta unitaria, non solo in provincia, dunque, ma anche in città, dove tutte le altre cosche, sebbene assai temibili e potenti, devono sottostare allo strapotere degli “arcoti”.