Che tipi di contratto?
- Contratto a tempo indeterminato. Il contratto a tempo indeterminato è il tipo più comune di contratto di lavoro in Italia. ...
- Contratto a Tempo Determinato. ...
- Contratto di Apprendistato. ...
- Contratto di lavoro part-time. ...
- Contratto di lavoro intermittente. ...
- Contratto di somministrazione.
Quali sono i vari tipi di contratto?
- il contratto a tempo determinato;
- il contratto a tempo parziale (part-time);
- la somministrazione di lavoro;
- lo smart working;
- il lavoro intermittente (o “a chiamata”);
- il lavoro in agricoltura;
- il lavoro stagionale;
- l'apprendistato.
Qual è il miglior tipo di contratto?
Il contratto a tempo indeterminato ha maggiori vantaggi in quanto offre più garanzie, tutele e stabilità al lavoratore, sia per la continuità del lavoro, sia perché il datore non può licenziare il dipendente senza giusta causa.
Come può essere il contratto?
Classificazione dei contratti
Rispetto al momento in cui si perfeziona il vicolo, i contratti si distinguono in contratti consensuali, che si perfezionano con lo scambio del consenso delle parti, e contratti reali, che si perfezionano con la consegna della cosa.
Come faccio a sapere che tipo di contratto?
- il sito dell'Inps;
- il sito dell'Agenzia delle Entrate;
- il Centro per l'impiego competente per zona, a cui è possibile chiedere di persona di consultare il modello Unilav.
Conoscere le varie tipologie contrattuali
Qual è il contratto di lavoro più conveniente?
Lato imprese, invece, probabilmente il contratto di apprendistato è quello più conveniente e meno oneroso, perché sono numerose le agevolazioni e gli incentivi economici in favore di chi assume con questa fattispecie contrattuale.
Come vedere che tipo di contratto ho dalla busta paga?
Nella parte alta della busta paga si trovano: i dati anagrafici dell'azienda e del dipendente, tra cui la data di assunzione, il tipo di contratto, il livello e la data del prossimo scatto di anzianità, ma anche la retribuzione lorda.
Qual è la durata minima di un contratto a tempo determinato?
la durata iniziale del contratto deve essere inferiore a 24 mesi; il contratto può essere prorogato al massimo 4 volte nell'arco di 24 mesi. Nel caso in cui le proroghe siano superiori, il contratto si trasforma a tempo indeterminato dalla quinta proroga.
Cosa prevede il contratto a tempo indeterminato?
È il contratto con cui il lavoratore si impegna, a fronte del pagamento di una retribuzione, a prestare la propria attività lavorativa a favore del datore di lavoro, a tempo indeterminato, cioè senza vincolo di durata.
Quali sono i tipi di part time?
Esistono tre tipologie di part-time: orizzontale, verticale e misto.
Qual è l'orario minimo di lavoro?
Spesso però accade che il contratto collettivo – di norma quello nazionale – intervenga su questo punto, prevedendo appunto un orario minimo, di norma pari a 16 ore.
Che tipo di contratto e 30 ore settimanali?
Molto più semplicemente parliamo in questo caso di un particolare regime dell'orario di lavoro che è inferiore rispetto a quello ordinario (40 ore). A titolo di esempio, in un contratto part-time, il lavoratore dovrà coprire un monte ore settimanali di 20 o alle volte anche 30 ore lavorative.
Quanti contratti di lavoro si possono fare?
Come abbiamo visto, è quindi del tutto possibile avere 2 contratti di lavoro contemporaneamente, a patto di rispettare determinati requisiti.
Chi fa un contratto di lavoro?
Somministratore. Si tratta del soggetto che fa sottoscrivere al lavoratore il contratto di lavoro e, solitamente, è un'agenzia per il lavoro; Utilizzatore. Può essere un'impresa, un professionista o qualunque altro soggetto imprenditoriale alla ricerca di un lavoratore a tempo determinato.
Come si fa l'assunzione di un lavoratore?
Come avviene la comunicazione dell'assunzione del dipendente
Quando assume un dipendente, un'azienda deve compilare la comunicazione d'assunzione e poi inviarla prima che il lavoratore cominci a prestare la sua opera. Lo strumento attraverso cui farlo è il modello UniLav, in formato elettronico.
Quando si passa da determinato a indeterminato lo stipendio aumenta?
Con il passaggio non è stato modificato nulla ne livello ne stipendio.
Perché le aziende non assumono a tempo indeterminato?
Perché le aziende non assumono? Lavoro, perché le aziende italiane non assumono. Secondo i dati della ricerca infatti i fattori che determinano il mancato incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro sono: carenze nella preparazione scolastico-universitaria (63,9%); invecchiamento della popolazione (62%).
Cosa succede se non ho mai firmato il contratto di lavoro?
Come ampiamente argomentato la mancata firma del contratto di lavoro non compromette il rapporto lavorativo, quindi il dipendente non può dare le dimissioni per questa motivazione, né può essere licenziato dal datore di lavoro.
Chi ha un contratto a tempo determinato può essere licenziato?
Licenziamento. Il lavoratore assunto a tempo determinato non può essere licenziato prima della scadenza del termine se non per giusta causa, cioè per un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione, neppure provvisoria, del rapporto di lavoro.
Quando scade un contratto a tempo determinato ho diritto alla disoccupazione?
La NaspI riprende quando il contratto a termine giunge a scadenza. La NaspI viene infine ridotta quando: il beneficiario inizia a svolgere attività lavorativa autonoma o subordinata da cui ricava un reddito inferiore al limite di quello stabilito per conservare lo stato di disoccupazione.
Chi ha un contratto a tempo determinato ha diritto alla 104?
104/92 spettano anche al personale a tempo determinato (annuale o temporaneo o breve). In caso di assistenza a un portatore di handicap per periodi inferiori a un mese i tre giorni di permesso spettanti al richiedente vanno proporzionalmente ridotti.
Chi decide il livello del lavoratore?
In alcune situazioni la domanda di inquadramento superiore è nelle mani del datore di lavoro che decide a riguardo. In altre, alla luce della normativa del Ccnl, il lavoratore ha diritto ad essere inserito e classificato all'interno di un livello maggiore di inquadramento contrattuale.
Quanti giorni di ferie in un mese?
In generale, ogni tuo dipendente con contratto full time ha diritto a 4 settimane di riposo l'anno, 2 delle quali da godere in maniera continuata. 4 settimane sono l'equivalente di 26 giorni, i quali corrispondono a 2.16 giorni di ferie maturati in un mese per ogni lavoratore.
Cosa significa F sulla busta paga?
Legenda: A=Assenza, AD=Aspettativa, D=Donazione sangue, F=Festività, FE=Ferie, I=Infortunio, LD=Lavoro Domenicale, M=Malattia, MO-Maternità obbligatoria, N=Lavoro notturno, P=Permesso retribuito, RX=Recupero, SF=Straordinario festivo, V=Ore viaggio.