Che diritti ha un apolide?
Gli apolidi riconosciuti attraverso una procedura formale hanno diritto a un permesso di soggiorno, all'istruzione, alla sanità e alla pensione così come all'accesso all'impiego e al rilascio di un titolo di viaggio per apolidi. Questi diritti sono previsti dalla Convenzione del 1954 sullo status delle persone apolidi.
Quali sono i diritti degli apolidi?
Le persone apolidi legalmente soggiornanti in uno Stato contraente hanno diritto: al lavoro, all'esercizio di libere professioni, di associazione, all'alloggio, all'assistenza pubblica, alla sicurezza sociale e ai documenti di viaggio.
Cosa comporta essere apolide?
La definizione di “Apolide” descrive una persona che nessuno Stato considera come suo cittadino. La cittadinanza può essere persa o non ottenuta per varie ragioni.
Quali sono le conseguenze dell apolidia?
Come conseguenza, spesso, non possono andare a scuola, fare una visita medica, avere un lavoro, aprire un conto in banca, comprare una casa, e nemmeno sposarsi. Per chi è apolide, spesso non è possibile accedere a diritti fondamentali, quali l'istruzione, la salute, il lavoro, la libertà di movimento.
Come si fa ad essere apolide?
LA PROCEDURA AMMINISTRATIVA
Prevede che ci si rivolga al Ministero dell'Interno per richiedere il riconoscimento dello status di apolide. La richiesta può essere inviata tramite raccomandata oppure presentata presso la Prefettura dove la persona risiede, si può quindi procedere anche senza un avvocato.
Che cosa significa essere apolide?
Come si vive da apolide?
«Non avendo un permesso di soggiorno, gli sono garantiti solo il diritto all'assistenza sanitaria e, fino ai 18 anni, quello all'istruzione. I maggiorenni, invece, non possono iscriversi all'università, non possono affittare una casa e non possono ovviamente lavorare se non in nero».
Come vive un apolide?
Spesso non possono andare a scuola, essere visitati da un medico. Non possono avere un lavoro, aprire un conto in banca, comprare una casa, sposarsi… A chi è apolide non viene riconosciuto il diritto fondamentale alla cittadinanza, quindi non può godere dei diritti legati ad essa.
Chi può diventare apolide?
L'apolidia è la condizione di una persona, che nessuno Stato del mondo considera cittadina, che di conseguenza non ha il diritto fondamentale della cittadinanza, né gli viene assicurata la protezione di diritti a questa correlati.
Come chiedere di non essere più cittadino italiano?
Per rinunciarvi, dovrà presentare una dichiarazione di rinuncia all'autorità diplomatica o consolare italiana nel paese di residenza. Questo, chiaramente, se non è già stabilita la perdita automatica come espressione di accordi internazionali pregressi.
Come si fa a diventare cittadini del mondo?
Si autodefinisce cittadino del mondo colui che crede che gli abitanti della Terra formino un unico popolo, con diritti e doveri comuni, indipendentemente dalla nazionalità di appartenenza, e che pongono l'interesse di questa comunità mondiale al di sopra degli interessi nazionali.
Dove vive un apolide?
La maggior parte delle persone apolidi o a rischio apolidia appartengono a comunità Rom originarie della ex-Jugoslavia che vivono in Italia da molti anni, mentre i restanti apolidi provengono da paesi o territori come l'ex URSS, Cuba, Cina (Tibet) e i Territori Palestinesi Occupati.
Quanti sono gli apolidi nel mondo?
Sono almeno 4,4 milioni le persone apolidi a livello globale, secondo l'ultimo rapporto Global Trends dell'UNHCR. Tuttavia, il vero numero di persone non riconosciute come cittadini da nessun paese è probabilmente molto più alto, date le lacune nella raccolta dei dati.
Come si può acquistare la cittadinanza italiana?
Naturalizzazione: lo straniero può richiedere la cittadinanza italiana dopo dieci anni di residenza legale in Italia, ridotti a cinque anni per coloro cui è stato riconosciuto lo status di apolide o di rifugiato e a quattro anni per i cittadini di Paesi della Comunità Europea.
Quanti apolidi ci sono in Italia?
Si stima infatti che siano circa tre mila le persone apolidi, ovvero senza la cittadinanza di nessuno Stato che vivono nel nostro Paese. Il numero esatto delle persone apolidi è difficile da definire proprio a causa dell'invisibilità che vivono rispetto alle istituzioni.
Quali diritti umani non sono garantiti agli apolidi?
Gli apolidi vivono in un limbo e spesso considerano loro stessi come dei fantasmi. Essere privi di una nazionalità significa non avere documenti, non poter fruire dei più basilari diritti, come quello di sposarsi, di riconoscere legalmente i propri figli, di trasmettere loro una cittadinanza.
Cosa sono i genitori apolidi?
Gli apolidi sono le persone che nessuno stato riconosce come propri cittadini: ciò significa che non godono di una serie di diritti né possono partecipare completamente alla vita sociale e politica del paese in cui, di fatto, vivono.
Cosa comporta la rinuncia alla cittadinanza italiana?
Perde la cittadinanza a condizione che vi rinunci formalmente: l'adottato maggiorenne, a seguito di revoca dell'adozione per fatto imputabile all'adottante, sempre che detenga o riacquisti un'altra cittadinanza(art. 3, comma 4 legge n.
Quando di perde la cittadinanza italiana?
La cittadinanza italiana si perde quando si verificano determinate situazioni previste dalla Legge n. 91/1992, e al verificarsi di comportamenti da parte dei soggetti interessati che, in modo esplicito, attraverso una dichiarazione, o indirettamente, testimoniano la volontà di cessare i rapporti con lo Stato Italiano.
Chi può venire in Italia senza visto?
Gli stranieri già residenti in uno Stato Schengen e titolari di un permesso di soggiorno non hanno bisogno di visto per soggiorni non superiori a 90 giorni, a condizione che l'ingresso in Italia non avvenga per motivi di lavoro o studio/tirocinio – studio/formazione.
Quante nazionalità può avere una persona?
Fino a quante cittadinanze può avere una persona ? Purtroppo non esiste una risposta valida per tutti quanti i casi. Diciamo comunque che a grandi linee si, sarebbe possibile avere multiple cittadinanze, purché ovviamente tutti i Paesi coinvolti lo consentano.
Che cosa si intende con il termine rifugiato?
Rifugiato (Unhcr)
In termini generici il rifugiato è una persona che è scappata dal proprio paese per cercare protezione in un altro. L'Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni unite (Unhcr) riconosce come rifugiati coloro che rientrano nei criteri stabiliti dal loro statuto.
Cosa si intende con il concetto di cittadinanza?
Il termine cittadinanza indica il rapporto tra un individuo e lo Stato, ed è in particolare uno status, denominato civitatis, al quale l'ordinamento giuridico ricollega la pienezza dei diritti civili e politici.
A cosa dà diritto la cittadinanza italiana?
Il cittadino italiano è un cittadino europeo e può spostarsi in Europa per lavorare o per residenza elettiva, il passaporto italiano permette l'accesso agevolato a molti paesi nel mondo. I parenti entro il secondo grado del cittadino italiano hanno diritto a permanere sul territorio e, se convivono, sono inespellibili.
Chi ha diritto alla cittadinanza italiana?
residenza in Italia ininterrotta da almeno 10 anni cittadino extra UE. residenza in Italia ininterrotta di almeno 4 anni per il cittadino UE. redditi minimo sufficiente di € 8.263,31 per il singolo richiedente o di 11.362,05 con coniuge a carico e aumento di € 516,46 per ogni familiare o figlio a carico.
Chi nasce all'estero da genitori italiani è cittadino italiano?
Il figlio di padre o di madre italiana è cittadino italiano anche se nato all'estero, ma la nascita deve essere trascritta in Italia. Di norma l'ufficio di Stato Civile tedesco (Standesamt) trasmette l'atto di nascita su modello internazionale all'Ufficio Consolare, che poi provvede all'invio al Comune italiano.