Che differenza c'è tra canone concordato e cedolare secca?

La cedolare secca è un'unica tassa con tassazione pari a: 21% del canone annuo qualora il contratto di affitto sia a canone libero. 15% se è a canone concordato.

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Qual è il contratto di affitto più conveniente per il locatore?

A livello fiscale, il contratto a canone concordato 3+2, con le relative agevolazioni sulle imposte e cedolare secca al 10%, è sicuramente vantaggioso, sia per il proprietario che per l'inquilino.

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Cosa cambia tra cedolare secca e canone concordato?

Per i proprietari con reddito superiore a 15.000 euro, la cedolare secca risulta vantaggiosa. Nel canone concordato c'è un abbattimento del 40,5%, quindi la cedolare secca è conveniente per i locatori che hanno un reddito sopra i 28.000 euro.

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Come funziona l'affitto a canone concordato?

Il contratto a canone concordato prevede una durata base di tre anni, rinnovabile automaticamente per ulteriori due anni (c.d. 3+2). Il contratto si rinnova automaticamente al termine del periodo di due anni in due anni, salvo il caso di disdetta entro i termini previsti dal contratto.

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Quali sono i vantaggi del contratto a canone concordato?

Affitto a canone concordato, i vantaggi

Un proprietario che affitta un immobile ad uso abitativo con canone concordato può usufruire ad esempio della cosiddetta “cedolare secca”, una tassazione speciale sostitutiva dell'Irpef, pari al 21% o al 10% a seconda dei casi.

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Contratto a canone concordato e cedolare secca

Quanto si paga di tasse con il canone concordato?

L'imposta sostitutiva è pari al 21% del canone di locazione annuo stabilito dalle parti, salvo che per i contratti a canone concordato, per cui si applica un'aliquota del 10%.

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Quanto si paga di Imu con canone concordato?

A livello nazionale, per i contratti a canone concordato ai sensi della legge n. 431/1998 si applica la riduzione al 75% dell'IMU.

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Chi controlla i contratti a canone concordato?

Agenzia delle Entrate: controlli per i contratti a canone concordato.

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Quanto dura l'affitto a canone concordato?

Si tratta dei contratti a canone concordato, per i quali la durata obbligatoria prevista è di tre anni, prorogabili per altri due (c.d. “3+2“), "4+2", "5+2", "6+2" oltre al contratto transitorio.

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Quando si paga la cedolare secca al 10%?

E' prevista un'aliquota ridotta al 10% per i contratti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate: nei comuni con carenze di disponibilità abitative (articolo 1, comma 1, lettere a) e b) del decreto legge 551/1988).

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Perché non conviene la cedolare secca?

Un altro caso nel quale il regime della cedolare secca non è conveniente è dato dalla necessità per il locatore, o per il suo nucleo familiare, di richiedere benefici per i quali è necessario non superare determinate soglie ISEE, come ad esempio nel caso del reddito di cittadinanza.

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Chi paga la cedolare secca deve pagare anche l'Imu?

Sebbene l'opzione della cedolare secca abbia anche il vantaggio di evitare il versamento delle tasse sulla locazione, come l'imposta di registro e l'imposta di bollo, non ha però effetti sull'IMU, che deve sempre essere pagata.

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Come faccio a sapere se mi conviene la cedolare secca?

la cedolare secca conviene ai proprietari che hanno altri redditi sottoposti a tassazione IRPEF; la cedolare secca non conviene quando si prevede un aumento dell'inflazione durante il periodo di validità del contratto e/o non si hanno altri redditi oltre a quelli provenienti dall'affitto di uno o più immobili.

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Qual è la differenza tra canone libero e canone concordato?

A CANONE LIBERO: un modello ordinario sostanzialmente libero nella determinazione del canone e nelle clausole da inserire nel contratto; A CANONE CONCORDATO: un modello con contenuto contrattuale stabilito dal medesimo legislatore o dagli accordi delle associazioni di categoria territoriali.

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Qual è l'affitto massimo con la cedolare secca?

Il comma 595, articolo 1 della Legge 178/2020, ovvero la Legge di Bilancio 2021, spiega che è possibile beneficiare della cedolare secca per l'affitto di un massimo di 4 appartamenti per ciascun periodo di imposta. Il superamento del limite porta all'applicazione della tassazione IRPEF.

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Come fare per pagare meno tasse sugli affitti?

Pagare meno tasse sul contratto di locazione è possibile. Ciò è possibile grazie ad un'attestazione in base alla quale il proprietario dell'appartamento paga un importo ridotto (pari al 10%) rispetto a quello ordinario (del 21%), meccanismo della cedolare secca.

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Quante volte si può rinnovare un contratto a canone concordato?

Contratto a canone concordato: quante volte si può rinnovare

Al termine dei complessivi 5 anni di affitto, il contratto si rinnova di volta in volta per ulteriori 2 anni, salvo disdetta. Anche in questo caso il rinnovo del contratto può avvenire per un numero illimitato di volte.

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Quanto costa registrare un contratto di affitto a canone concordato?

Il costo della registrazione del contratto è pari al 2% del canone annuo, a meno che il locatore e il locatario non siano entrambi due società e il canone sia dunque soggetto a iva: in questo caso, il costo è pari all'1% più le marche da bollo.

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Cosa significa immobili locati a canone concordato?

Per un contratto concordato i valori del canone vengono stabiliti a livello comunale tramite specifici accordi tra le parti sociali.

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Come passare da canone libero a canone concordato?

Per passare da un contratto libero ad uno a canone concordato, invece, come detto, occorre disdire il vecchio e stipulare un nuovo contratto, operazione possibile solo in accordo con l'inquilino, che, presumibilmente, chiederà a questo punto Page 2 uno sconto sull'affitto, cosa che va messa in conto se si decide di ...

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Come si calcola la cedolare secca a canone concordato?

La "cedolare secca" si calcola applicando un' aliquota fissa del 21% sull'intero canone di locazione annuo, qualunque sia l'importo. L' aliquota scende al 10% per i contratti di locazione a canone concordato.

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Come cambia cedolare secca 2024?

La legge di bilancio 2024 ha stabilito che l'aliquota della cedolare secca passa dal 21% al 26% per i contratti di locazione breve per i quali si opta per l'imposizione sostitutiva.

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Come aumentare canone concordato?

Come si è visto nei precedenti paragrafi, l'aumento del canone d'affitto non è possibile prima della scadenza naturale del contratto. E, in caso di proroga, gli accordi a canone libero, concordato oppure a cedolare secca prevedono un primo rinnovo alle medesime condizioni contrattuali.

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Dove si applica il canone concordato?

In particolare, il contratto di affitto a canone concordato può essere applicato per le unità immobiliari abitative per quanto riguarda i contratti della durata di: Di 3 anni + 2 di rinnovo (o 3) per le abitazioni; Da 6 a 36 mesi per gli studenti universitari; Da 1 a 18 mesi per i contratti transitori (es.

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Come non pagare Imu su casa in affitto?

Ma la questione principale è che il locatario convivente non è tenuto a versare l'IMU: “nel caso in cui gli affitti permettano un uso prevalente della casa come abitazione principale, allora vengono mantenute le esenzioni IMU e TASI come anche gli interessi passivi del mutuo“.

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