Che cos'è il tarassaco in cucina?
Il tarassaco è una pianta comune conosciuta anche con il nome di dente di leone, soffione o "insalata matta". Viene tradizionalmente utilizzata per preparare infusi e tisane per le sue proprietà digestive e diuretiche, tanto da essere inclusa nelle piante spontanee officinali.
Come si può mangiare il tarassaco?
Le foglie giovani di tarassaco possono essere consumate crude o cotte, impiegate per delle insalate primaverili depurative, in frittate o pesti per condire la pasta. In Liguria viene utilizzato per il ripieno dei pansoti, una pasta tipica, assieme ad altre verdure.
Che gusto ha il tarassaco?
Il tarassaco ha un sapore amaro che aiuta proprio nei processi di depurazione e detossificazione del nostro organismo e viene spesso consigliato nei cambi di stagione per ripulire il corpo dalle sostanze stagnanti e lente.
Come si usa il tarassaco in cucina?
Tarassaco, come si cucina
Il suo sapore speziato e amarognolo lo rendono adatto sia come antipasto che verso la fine del pasto. Viene abbinato bene con altre verdure sia crude che cotte. Le foglie possono essere stufate o saltate semplicemente con olio e aglio oppure condite con succo di limone.
Come faccio a riconoscere il tarassaco?
Il tarassaco si riconosce facilmente per i suoi capolini floreali di colore giallo intenso, che si chiudono al calar del sole e si riaprono al ritorno della luce (il tarassaco è conosciuto anche come girasole dei prati).
TARASSACO (Cicorietta Selvatica): conoscerlo, riconoscerlo e prepararlo - Erbe Di Campo - Ricetta
Qual è la differenza tra cicoria e tarassaco?
Nonostante le similitudini, cicoria e tarassaco presentano diverse differenze. Dal punto di vista botanico, la cicoria è più alta e ha fiori di colore blu, mentre il tarassaco è più basso e ha fiori di colore giallo.
Qual è la pianta velenosa che assomiglia al tarassaco?
Effettivamente esistono alcune piante velenose che gli assomigliano e che sono confuse nel nome come tarassaco di montagna o tarassaco selvatico, anche se in realtà sono un genere diverso: Senecio vulgaris, Senecio jacobaea, Senecio inaequidens.
Come si pulisce e si cucina il tarassaco?
Una volta pulite, basterà eliminare la parte più coriacea del gambo con un coltello per poi utilizzarle nelle varie preparazioni. Per quanto riguarda i fiori, invece, bisognerà lavarli bene ed eliminare semplicemente la parte verde, ovvero il calice e il gambo, utilizzando un coltello o un paio di forbici.
Quando raccogliere le foglie di tarassaco?
Le foglie si raccolgono all'inizio della primavera, quando sono ancora tenere, e vengono impiegate nella preparazione di minestre, frittate, insalate, misticanze e torte salate. I boccioli invece vengono utilizzati per la preparazione di sottoaceti, dalla consistenza e dal gusto molto simile ai capperi.
Come sono i fiori di tarassaco?
Il fiore di tarassaco, noto come dente di leone, è formato da due file di brattee membranose, piegate all'indietro e con funzione di calice, racchiudenti il ricettacolo, sul quale sono inseriti centinaia di fiorellini, detti flosculi.
Quanti tipi di tarassaco ci sono?
In Italia esistono infatti circa 160 specie appartenenti al genere Taraxacum,ad es.
Cosa ci si fa con i fiori di tarassaco?
Puoi consumare anche i fiori di tarassaco sia quando sono ancora boccioli sia quando sono completamente aperti. I boccioli generalmente si trovano nel ceppo della pianta, vengono conservati sotto sale, olio o aceto e consumati come i capperi nelle insalate, nei sughi e nelle frittate.
Quando si deve prendere il tarassaco?
In commercio il tarassaco o dente di leone si trova in varie formulazioni. La più diffusa è l'estratto secco: capsule o compresse da assumere secondo il peso corporeo per 2 volte al giorno, lontano dai pasti, per due mesi consecutivi e ripetibili dopo sospensione di tre settimane.
Dove trovare le foglie di tarassaco?
Il tarassaco è una delle piante più diffuse di tutta Europa. Cresce spontanea nei pascoli, nei boschi, nei campi e nei giardini di casa. La si distingue facilmente per i suoi fiori gialli e per le foglie verdi, glabre e seghettate.
Come si chiama il fiore del tarassaco?
Per questa particolarità il fiore del Tarassaco viene anche chiamato “Girasole dei prati”. Alla fine del ciclo di fioritura la corolla di petali si trasforma in un globo piumoso e leggerissimo di colore bianco-argento chiamato popolarmente “soffione”.
Dove cresce il tarassaco?
ll tarassaco (Taraxacum officinale) è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteracee e diffusa in tutta Italia: cresce sia in pianura, sia nella zona alpina, si trova nei prati, ai margini delle strade e nei luoghi incolti.
Cosa si stacca dal tarassaco?
Da ogni fiore si sviluppa un achenio, frutto secco indeiscente, privo di endosperma e provvisto del caratteristico pappo: un ciuffo di peli bianchi, originatosi dal calice modificato, che, agendo come un paracadute, agevola col vento la dispersione del seme, quando questo si stacca dal capolino.
Quando il tarassaco diventa soffione?
Il tarassaco ha un ciclo vitale annuale. In primavera, produce un fiore giallo brillante che si apre durante il giorno e si chiude durante la notte o in condizioni di maltempo. Dopo la fioritura, il fiore si trasforma in un soffione, una sfera di semi leggeri e piumosi.
Quando si raccolgono i fiori di tarassaco?
Quando nel mese di marzo spuntano i primi teneri germogli, è giunto il momento della raccolta. Le contadine di Parcines si armano di coltellini appuntiti, estirpano il tarassaco novello dalla terra e lo raccolgono in ceste.
Qual'è l'erba più velenosa?
Aconitum lycoctonum L.
Il succo delle radici era usato dai Galli e dai Germani per avvelenare le frecce. Nel Medioevo era impiegata per le condanne a morte. Le specie appartenenti al genere Aconitum sono considerate le più velenose di tutta la flora europea.
Qual è la cicoria velenosa?
La cicuta maggiore (Conium maculatum L., 1753) è una pianta erbacea della famiglia Apiaceae; originaria dell'Europa, è a ciclo biennale e può crescere fino a 1800 m di altitudine.
Qual è la pianta più velenosa al mondo?
La mancinella, detta anche ippomane o manzaniglio (Hippomane mancinella L.), è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Euforbiacee, originaria della Florida, delle Bahamas, dei Caraibi, del Centro America e della parte nord del Sud America.
Come si fa a riconoscere la cicoria selvatica?
Come riconoscere la cicoria selvatica
Le foglie della cicoria sono simili ad altre foglie del gruppo dei cosiddetti “radicchi di campo” come il tarassaco. La forma della foglia è lanceolata con lobi molto incisi e spesso presenta venature rossastre lungo le foglie.
In quale periodo si raccoglie la cicoria?
Cicorie e radicchi sono ortaggi tipici per coltivazione estiva e raccolta autunno invernale, ma alcuni sono raccoglibili anche in primavera ed estate. Molte varietà tardive sono disponibili nell'orto anche in pieno inverno.
Quali sono le cicorie selvatiche commestibili?
Nella varietà di cicoria di Chioggia o nelle brindisine la preparazione in cucina richiede la cottura; invece le altre varietà come la Galatina o Puntarella possono essere mangiate direttamente crude perché vengono raccolte le parti terminale della cicoria che risultano molto più morbide del cesto interno.