Che cosa significa l'ostia?

L'ostia è la cialda di pane azzimo che simboleggia il corpo di Cristo nella celebrazione dell'Eucarestia, il sacramento istituito da Gesù durante l'Ultima Cena. Di fatto l'ostia non si limita a fare le veci di Gesù, ma, dopo la consacrazione, diventa a tutti gli effetti il suo corpo offerto in sacrificio.

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Che significato ha prendere l'ostia?

A cosa serve quindi prendere l'ostia? Essa è la rappresentazione dell'atto più importante che i fedeli possano ricordare ed al quale sia possibile partecipare. Rappresenta il corpo di Nostro Signore offerto in sacrificio, a ricordare i peccati commessi e l'opportunità di espiazione che è stata donata a noi tutti.

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Perché l'ostia si chiama così?

- Ostia è in origine il plurale della voce ostium, porta, imboccatura del fiume. Ostia ha dunque significato anzitutto "le bocche del Tevere": Ostia Tiberina o, in senso assoluto, le foci, Ostia.

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Perché si prende l'ostia?

Gesù viene in quelle ostie, si fa cibo per noi e si dona a noi! Il Pane consacrato, che è il Corpo di Cristo, si chiama santissima Eucaristia. Papà. Noi grandi non diciamo «mangiare» l'Ostia, ma «fare la Comunione», cioè ci uniamo a Gesù, diventiamo parte di lui e lui diventa parte di noi.

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Cosa rappresenta l'ostia consacrata?

In particolare l'ostia consacrata viene chiamata Santissimo Sacramento e riceve la stessa adorazione (latría) dovuta a Dio in quanto in essa è la presenza reale di Cristo. Nell'adorazione eucaristica fuori dalla Messa il Santissimo Sacramento è custodito nel tabernacolo e può essere esposto nell'ostensorio.

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Dissacrazione domenicale nella Chiesa cattolica 🔴 Laico raccoglie l'ostia da terra con la lingua 🔔

Cosa c'è dentro l'ostia?

Le reliquie del miracolo, oggi conservate nella basilica di San Francesco, sono state sottoposte a indagine scientifica nell'inverno 1970-71 e nel 1981: gli esami hanno determinato che l'ostia è costituita da vera carne umana, precisamente da tessuto miocardico, e il sangue è vero sangue umano di gruppo AB.

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Cosa si fa dopo aver preso l'ostia?

Ricevendo il Corpo del Signore il fedele risponde dicendo “Amen” e fa un inchino con il capo in segno di rispetto.

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Cosa si dice prima di prendere l'ostia?

Fino alla riforma del Vaticano II il fedele riceveva la Comunione in bocca restando muto mentre il sacerdote, facendo un segno di croce con la particola sul fedele, pronunciava (in latino) questa formula: “Il corpo del Signore Nostro Gesù Cristo custodisca la tua anima per la vita eterna. Amen”.

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Chi può mangiare l'ostia?

No, solo il Sacerdote può decidere se mangiarla o riporla. Prima della promulgazione del Concilio Vaticano II, la possibilità che un'ostia cadesse a terra, mentre veniva impartita a un fedele, rappresentava un grosso problema.

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Perché si mette un pezzetto di ostia nel calice?

Un pezzo di pane viene collocato nel calice in cui c'è il vino consacrato, il Sangue di Gesù. Ciò sta a indicare l'unità del Corpo e del Sangue del Signore Gesù nell'opera della salvezza.

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Chi è che fondò ostia?

Secondo la tradizione, il re di Roma Anco Marzio fondò Ostia nel 620 a.C. per sfruttare le saline alla foce del Tevere.

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Chi ha inventato l'Eucarestia?

L'eucaristìa, o comunione, o santa cena, per gran parte delle Chiese cristiane, è il sacramento istituito da Gesù durante l'Ultima Cena, alla vigilia della sua passione e morte.

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Chi è celiaco può prendere l'ostia?

Tenuto in considerazione il quantitativo di particola assunta dal fedele, sono considerate idonee al celiaco sia le ostie garantite “senza glutine” (contenuto massimo di glutine di 20 mg/kg) sia le ostie “con contenuto di glutine molto basso” (contenuto massimo di 100 mg/kg).

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Cosa fare se l'ostia cade a terra?

Pertanto, contrariamente alla prassi invalsa a partire dal IX secolo, anche un fedele laico può oggi toccare il pane consacrato. Se un'ostia cade inavvertitamente a terra, anche il fedele laico può raccoglierla se non la raccoglie prima il sacerdote.

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Quante volte al giorno si può fare la comunione?

917 - Chi ha già ricevuto la santissima Eucaristia, può riceverla una seconda volta nello stesso giorno, soltanto entro la celebrazione eucaristica alla quale partecipa, salvo il disposto del can. 921, §2. Can.

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Chi non può fare la comunione?

La risposta è si. Infatti non possono ricevere la comunione solo persone separate o divorziate che hanno contratto un nuovo legame o che si sono risposate contraendo un matrimonio civile dopo averne contratto uno religioso.

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Quanto tempo dopo la comunione si può mangiare?

Oggi i fedeli si accostano, di norma, alla mensa eucaristica al momento giusto, cioè dopo la frazione del pane, subito dopo la Comunione del sacerdote.

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Chi è separato può prendere l'ostia?

Una persona separata o divorziata può fare la comunione? Assolutamente sì.

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Perché si usa l'ostia e non il pane?

La parola ostia viene dal latino hostia, “vittima”, in quanto il pane rappresenta nell'Eucarestia il corpo di Gesù, vittima sacrificale. La trasformazione dal pane dei primi cristiani alla sottile sfoglia di fior di farina non avvenne in un momento preciso, ma con un passaggio lento e graduale.

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Cosa si fa dopo aver ricevuto la comunione?

Così, se – come abbiamo visto domenica scorsa – il silenzio dopo l'omelia è soprattutto destinato all'ascolto e alla meditazione per interiorizzare la Parola, nel silenzio dopo la comunione primaria è la preghiera: di ringraziamento, di adorazione, di lode, di supplica e di intercessione.

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Quando si spezza l'ostia?

“Quando si spezza l'Ostia, torna alla memoria la Passione di Cristo”[3]. Infatti sulla Croce, Cristo “è stato maltrattato per le nostre colpe”[4] nel Sacrificio cruento, quando l'Anima si separò dal Corpo.

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Perché ricevere la comunione in bocca?

IX, la comunione ai fedeli laici sulla mano cede il posto alla comunione in bocca, sulla lingua, sia per prevenire alcuni abusi e rischi di profanazione, sia soprattutto per un sentimento di crescente rispetto verso le sacre specie eucaristiche, che vedeva nel toccare con la mano una sorta di contaminazione di ciò che ...

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Cosa NON fare prima della comunione?

Fin dai tempi più antichi la Chiesa ha fatto precedere la comunione eucaristica dalla pratica ascetica del digiuno. Pur avento attenuato il precedente rigore, la Chiesa prescrive anche oggi di astenersi da qualunque cibo e bevanda – che non sia la semplice acqua o una medicina – per almeno un'ora prima della Comunione.

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Cosa si risponde a il Corpo di Cristo?

Nel distribuire la comunione durante la messa il ministro presenta l'ostia alquanto sollevata a ogni comunicando di- cendo: “Il Corpo di Cristo”. Il comunicando risponde: “Amen” e riceve il pane consacrato che il ministro gli depone sulla lingua.

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Perché viene da piangere quando si riceve l'Eucarestia?

Isacco il Siro scrive in proposito: “Le lacrime versate durante la preghiera sono un segno della misericordia di Dio della quale l'anima è stata ritenuta degna nel suo pentimento: il pentimento è accolto e la preghiera attraverso le lacrime purifica, lava da ogni peccato commesso”.

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