Che cosa aveva intenzione di fare la Sade nella valle del fiume Vajont perché scelgono proprio quella valle?

Nel 1920 la SADE, società privata per la distribuzione dell'energia elettrica, con sede a Venezia fa delle ispezioni sulla valle del Vajont per la costruzione di una diga gigante. Il progetto comprendeva anche una serie di tubazioni per collegare tutti i bacini del Piave e alcune infrastrutture per la popolazione.

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Perché la Sade decide di fare delle dighe lungo il bacino del Piave?

Lo scopo della diga era di fungere da serbatoio idrico di regolazione stagionale per le acque del fiume Piave, del torrente Maè e del torrente Boite, che precedentemente andavano direttamente al bacino della Val Gallina, che alimentava la grande centrale di Soverzene.

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Cosa inizia a fare la Sade nel 1956 a Erto?

Nel settembre del 1956 entrai a far parte del corpo lavoratori della SADE che iniziò la costruzione del cantiere del Vajont, che poteva essere considerato una cittadina tanto era grande e complesso.

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Come si poteva evitare la tragedia del Vajont?

Come è già stato ampiamente provato, e come nel 2008 ci ha ricordato l'Assemblea delle Nazioni Unite, la tragedia del Vajont poteva essere evitata: una valutazione scellerata ha invece permesso che l'onda causata dalla frana del Monte Toc travolgesse 1910 vite in 4 minuti.

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Perché ha ceduto la diga del Vajont?

La diga del Vajont non ha mai ceduto, ed e' tutt' ora Integra, ma e' semplicemente stata superata dall' onda che si e' innalzata come conseguenza della frana del monte Toc nel bacino idroelettrico, che la stessa diga aveva creato.

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La diga più alta d'Italia: VAJONT, disastro all'italiana

Cosa vuol dire Vajont?

Il nome vajont di origini dialettali, Vajo, appare già in documenti dal 1300, con diverse grafie: "Vaiote", "Vaion" e "Vajont". L'origine del nome è latina da "vallis" che significa la valle. Se si accentua in "Vallion", diventa Vajon "vallone" grande valle, mentre la t finale ha solo un valore rafforzativo.

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Che cosa è successo a Vajont?

Il 9 ottobre 1963 un'enorme frana si stacca dal Monte Toc per finire nelle acque del bacino generato dalla diga del Vajont. L'onda che si genera, alta oltre 250 metri provocherà la morte di quasi 2000 persone.

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Chi fu condannato per il Vajont?

Nel 1971 l'iter processuale si concluse con la sola condanna di Alberico Biadene, ingegnere della Sade, a 5 anni, e di Francesco Sensidoni, del ministero dei Lavori pubblici, a 3 anni e 8 mesi, entrambi per il reato di inondazione, aggravato dalla prevedibilità.

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Chi è sopravvissuto al Vajont?

Storie di sopravvissuti. Fra le vittime del disastro ci fu anche la famiglia Turrin di Pedavena: papà Giovanni, mamma Carmen e i figlioletti Marula di sei anni e Maurizio di due perirono tutti quella tragica notte. Rimase la piccola Marisa, protagonista ora di questa intervista.

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Chi erano i proprietari della Sade?

Il 27 novembre 1962, tutte le imprese vennero nazionalizzate, quindi anche la S.A.D.E. diventando di proprietà dell'ENEL ovvero Ente Nazionale Energia Elettrica. La S.A.D.E.

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Quanti operai sono morti per costruire la diga del Vajont?

Il Vajont: il disastro 50 anni fa

L'ondata rade al suolo le case ma anche scheggia le altre montagne mentre la cicatrice sul Monte Toc ha la forma di una 'M' gigantesca. I morti accertati sono 1.910 (di cui 1450 solo a Longarone), a cui si aggiungono i 10 caduti sul lavoro durante gli anni di costruzione della diga.

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Cosa è successo 60 anni fa nel Vajont?

Intorno alle 22.40 della sera del 9 ottobre 1963, una frana di oltre 270 milioni di metri cubi di roccia si è abbattuta sul bacino artificiale del Vajont a una velocità di 110 chilometri orari. Nel bacino artificiale erano presenti circa 115 milioni di metri cubi d'acqua.

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Quali problemi ha creato nel territorio la diga del Vajont?

1La diga del Vajont

Si tratta di uno dei disastri naturali europei più gravi del '900, che raderà al suolo una cittadina (Longarone) e provocherà la morte di oltre 2000 persone, stravolgendo completamente l'assetto del territorio.

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Chi sono i responsabili del Vajont?

Alla fine i due maggiori responsabili della tragedia, Carlo Semenza, l'ingegnere progettista della diga e Giorgio Dal Piaz, l'anziano luminare della geologia che per bisogno di soldi aveva firmato delle perizie sulla valle dal contenuto accomodato, tale da nascondere il pericolo di frane catastrofiche, morirono poco ...

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Quanti sono stati i morti del Vajont?

Una tragedia che causò 1.910 morti e centinaia di dispersi.

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Quanta acqua poteva contenere la diga del Vajont?

Il 22 aprile 1957 la SADE, società costruttrice dell'opera, presentava infatti un secondo progetto esecutivo della diga: rispetto al precedente si registrava "solo" un innalzamento dello sbarramento di circa 60 metri, ma in tal modo il bacino raggiungeva una capacità utile di 150 milioni di metri cubi d'acqua.

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Chi si è suicidato per il Vajont?

Alberico Biadene, detto Nino (Asolo, 29 novembre 1900 – Venezia, 1985), è stato un ingegnere e alpinista italiano.

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Quando è stato il disastro della diga del Vajont?

La sera del 9 ottobre 1963 si genera una frana di alcuni milioni di metri cubi: la diga rimane in piedi, ma un vero e proprio tsumani si riversa su Longarone: la cittadina viene spazzata via con oltre duemila morti.

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Chi ha pagato per Vajont?

Il 27 luglio 2000 i tre corresponsabili del disastro – Stato, Enel e Montedison – firmano l'accordo definitivo. Si accollano per un terzo ciascuno i 900 miliardi di oneri e danni da loro sopportati. Si dividono in parti uguali il prezzo dei risarcimenti riconosciuti ai comuni danneggiati (99 miliardi di lire in tutto).

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Che fine ha fatto l'ingegnere del Vajont?

> qualcuno sa che fine ha fatto l'Ing. Alberico Biadene. E' morto pochi anni dopo la sentenza, e mi risulta sia sepolto a Venezia.

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Come si chiama il paese distrutto dalla diga del Vajont?

Nella valle del Piave vennero rasi al suolo i paesi di Longarone, Pirago, Faè, Villanova, Rivalta, e risultarono profondamente danneggiati gli abitati di Codissago, Castellavazzo, Fortogna, Dogna e Provagna.

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Che tipo di centrale era quella del Vajont?

La centrale idroelettrica che permetteva alla diga del Vajont di produrre energia è quella del Colombar che vediamo nell'immagine qui sopra in basso a destra.

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Chi erano gli ingegneri del Vajont?

La diga è pure il simbolo di una convergenza iniziata negli anni 30 e maturata nel dopoguerra tra ingegneria e grandi imprenditori del cemento, dell'elettricità e dei costruttori. I nomi di riferimento furono Carlo Pesenti, Carlo Semenza e Giuseppe Torno.

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