A quale età appartengono i Bronzi di Riace?

I Bronzi di Riace sono due statue di bronzo realizzate intorno al V secolo a.C e ritrovate presso la località calabrese di Riace in un eccezionale stato di conservazione.

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A quale periodo appartengono i Bronzi di Riace?

I Bronzi di Riace sono due statue di bronzo di provenienza greca databili rispettivamente al 460 e 430 a.C., pervenute in eccezionale stato di conservazione. V secolo a.C.

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Che valore hanno i Bronzi di Riace?

A partire da 63,00 € (iva incl.)

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Chi rappresentano i due Bronzi di Riace?

I due bronzi potrebbero allora rappresentare Eteocle e Polinice, sul punto di fronteggiarsi, oppure essere parte di un gruppo più ampio che narrava in origine la vicenda dei sette a Tebe.

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Chi ha recuperato i Bronzi di Riace?

Il restauro dei Bronzi di Riace: il trasferimento a Firenze

I due Bronzi, dopo un primo intervento nel Museo di Reggio, furono trasferiti a Firenze nel gennaio del 1975. Qui arrivarono alle mani e alle cure dei due restauratori Renzo Giachetti e Edilberto Formigli.

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Bronzi di Riace

A cosa servivano i Bronzi di Riace?

I bronzi di Riace sono la rappresentazione di due opliti, due guerrieri della fanteria pesante dell'antica Grecia. Non sono soldati qualsiasi però, perché la rappresentazione della nudità nell'antica Grecia è sempre stata riservata alle divinità, ragion per cui è possibile che si tratti di due eroi.

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Quanti visitatori hanno i Bronzi di Riace?

Sono stati 17 mila i visitatori nel Museo nazionale di Reggio Calabria dopo la riapertura della struttura in coincidenza con il ritorno dei Bronzi di Riace a conclusione del restauro conservativo.

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Quanto è durato il restauro dei Bronzi di Riace?

Trasferiti nel 2009, i due guerrieri hanno riposato per quattro anni in un laboratorio di restauro allestito nella sede del Consiglio regionale della Calabria.

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Dove sono stati conservati i Bronzi di Riace?

Ma dove si trovano i Bronzi di Riace oggi? Dopo anni senza fissa dimora, i due esemplari sono finalmente esposti al Museo Archeologico di Reggio Calabria, dove è possibile ammirarli in tutta la loro bellezza e scoprirne la storia.

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Quanto pesa un bronzo di Riace?

I Bronzi di Riace sono alti 1,98 e 1,97 metri e pesano 160 kg. Le due statue sono di bronzo, dallo spessore molto tenue, tranne alcuni particolari in argento, in calcite e in rame. Sono in argento i denti della Statua A. In rame sono stati realizzati i capezzoli, le labbra e le ciglia di entrambe le statue.

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Perché i Bronzi di Riace si chiamano così?

I Bronzi di Riace sono due statue di bronzo realizzate intorno al V secolo a.C e ritrovate presso la località calabrese di Riace in un eccezionale stato di conservazione.

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Come sono stati creati i Bronzi di Riace?

Una certezza ormai conclamata è che i due guerrieri furono realizzati ad Argos: la prova è l'argilla con cui furono creati i modelli poi utilizzati per gli stampi in cera nei quali fu colato il bronzo.

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Come sono stati ritrovati i Bronzi di Riace?

Il loro recupero fu eseguito con una imbarazzante leggerezza e con mezzi non appropriati, al punto che venne “dimenticato” sulla spiaggia un grosso pezzo di ceramica tardo antico, posto tra l'avambraccio destro e il torace del Bronzo A per impedire che il braccio stesso potesse danneggiarsi durante il trasporto.

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Quali personaggi rappresentano i Bronzi di Riace?

Entrambe le statue da Riace rappresentano degli opliti, che brandivano le armi tipiche della metà del V secolo a.C. Un'altra notazione iconografica riguarda la cuffia presente sulla testa del Bronzo B, chiamata in greco kyne.

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Quali sono i nomi dei Bronzi di Riace?

Le due statue, denominate “A” e “B”, e ribattezzate a Reggio come “il giovane” e “il vecchio”, sono alte rispettivamente 1,98 e 1,97 m, e il loro peso, originariamente di 400 kg, ora è diminuito a circa 160 kg, in virtù della rimozione della terra di fusione.

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Perché le statue greche sono senza vestiti?

La statuaria antica

Già le statue dell'arte della Grecia arcaica che rappresentano dei ragazzi (koúroi) avevano la caratteristica di essere nudi, in quanto la nudità significava mostrare un corpo adatto all'attività atletica e all'arte della guerra, ed era un segno di perfezione esteriore e interiore.

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Come si chiamano le due statue della Magna Grecia?

Anche l'identificazione è piuttosto incerta e dibattuta: atleti, eroi (come Agamennone e Aiace, Achille e Patroclo, Tideo e Anfiarao) o divinità (Castore e Polluce). Lo studio delle terre di fusione ha permesso di stabilire la provenienza greca delle due statue, rispettivamente dall'Attica e l'Argolide.

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Cosa c'è da vedere nel Museo di Reggio Calabria?

10 cose da vedere al museo nazionale di Reggio Calabria
  • Sezione di Locri Epizefiri.
  • Bronzi di Riace.
  • Archivio del Tempio di Zeus.
  • Gruppo dei Dioscuri.
  • Testa di Basilea.
  • Collezione di Pinakes.
  • Kouros di Reggio.
  • I vasi di Metauros.

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Per cosa è famosa Reggio Calabria?

Reggio Calabria è una città che attira con i suoi profumi, i suoi colori e i suoi sapori, conquistando chiunque con il suo vasto patrimonio storico-culturale e artistico legato alla Magna Grecia e una tradizione culinaria secolare.

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Perché Reggio Calabria si chiama così?

Il termine viene riferito nelle fonti antiche al verbo greco "ρήγνυμι" (reghnümi), che significa rompere, spezzare, in ricordo della scissione geologica della Sicilia dalla Calabria.

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Perché è importante Reggio Calabria?

La storia di Reggio Calabria è quella della più antica colonia della Magna Grecia nell'Italia meridionale: e il suo fascino attuale è ancora legato a quel periodo di splendore. Alleata di Roma durante le guerre pirriche, Reggio Calabria aumentò il proprio prestigio durante il periodo in cui fu municipium romano.

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Che cosa vuol dire Magna Grecia?

Il concetto di Magna Grecia, benché nato per designare il territorio delle colonie acheo-doriche del golfo di Taranto, si estende già in età antica a indicare tutto il mondo greco dell'Italia meridionale, compresa la Sicilia.

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Quale è la capitale della Magna Grecia?

La capitale della Magna Grecia: Taranto, gioiello dello Ionio. Taranto, colonia greca per eccellenza, fu fondata dagli Spartani nell'VIII secolo a.C. col nome di Taras e divenne la più importante polis della Magna Grecia.

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Chi fondò la Magna Grecia?

A fondare la città furono gli Achei, attratti da un sito incantevole e dalla sicurezza di potervi fare buona fortuna. Crotone, fondata dagli Achei, divenne una Polis, nella perfetta organizzazione di tutte le altre Polis greche, seguendo, in tutto, l'ordinamento e la tradizione delle istituzioni elleniche.

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Come facevano l'amore gli antichi greci?

Gli antichi greci non concepivano la sessualità in termini di relazione di generi, ma in termini di dinamiche di potere: tanto che l'unico aspetto che d'una tale relazione avrebbe apportato vergogna era l'eventualmente essere il partner passivo in una relazione omoerotica.

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