A cosa stare attenti in Romania?
Pericoli naturali. È preferibile fare le gite in gruppo ed accompagnati da guide locali dato che alcuni sentieri sono mal segnalati. La Romania è situata in una zona sismica. Forti piogge possono causare allagamenti, frane e danni alle infrastrutture.
In Romania si può pagare con l'euro?
Sono, perlopiù, Paesi che hanno aderito all'UE con gli ampliamenti del 2004, 2007 e 2013, quindi soltanto dopo l'introduzione dell'euro nel 2002. Si tratta di Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia: in questi Paesi, per pagare, bisogna convertire l'euro nella valuta locale.
Cosa fare attenzione a Bucarest?
A Bucarest si raccomanda cautela nelle zone densamente urbanizzate, nei quartieri popolari (Ferentari, Rahova, Pantelimon) e nelle zone adiacenti agli alberghi internazionali, alle stazioni ed agli aeroporti. Il terrorismo rappresenta una minaccia globale.
È sicuro viaggiare in Romania?
I viaggi in Romania sono generalmente considerati sicuri.
Dove stanno gli zingari in Romania?
Ad esempio, il Consiglio d'Europa stima che in Romania vivano circa 1 850 000 rom (l'8,32% della popolazione romena). In Transilvania, Crișana, Muntenia e Oltenia vi è la concentrazione maggiore.
Dura vita di una coppia di anziani in un paesino di montagna al confine con la Romania
Qual è la città più povera della Romania?
Il divario dello sviluppo regionale in Romania
Le persone più povere vivono a Vaslui, con meno di 5.000 euro per abitante, Botoșani con 5.400 e Călărași con 5.600 euro (secondo i dati dell'INS del 2019).
A cosa fare attenzione in Romania?
Pericoli naturali
È preferibile fare le gite in gruppo ed accompagnati da guide locali dato che alcuni sentieri sono mal segnalati. La Romania è situata in una zona sismica. Forti piogge possono causare allagamenti, frane e danni alle infrastrutture. Anche la circolazione può subire disagi temporanei.
Bucarest è sicura di notte?
Bucarest è una città sicura, ma la sera ti consigliamo di rimanere nel centro storico, quindi nel quartiere di Lipscani, il più frequentato.
Come si paga in Romania?
Le carte e i pagamenti contactless sono molto diffusi tra i rumeni. I circuiti di carte Visa e Mastercard sono i più utilizzati. Durante la pandemia, i pagamenti in contanti sono notevolmente diminuiti, con conseguente aumento dei pagamenti con carta e contactless.
Come conviene pagare a Bucarest?
Il miglior modo per risparmiare sulle commissioni è pagare sempre con carta di credito. in questo modo il tipo di cambio è sempre aggiornato e la commissione massima di solito è dell'1%, anche se può cambiare in funzione dell'entità bancaria.
Quali sono i quartieri malfamati di Bucarest?
Zone da evitare: i quartieri più periferici, ancora malfamati e non troppo sicuri. Tra questi soprattutto Ferentari, conosciuto anche come il Bronx di Bucarest, seguito da i quartieri di Obor, Rahova e Pantelimon, dove si verificano spesso episodi di microcriminalità.
Quanto dista Bucarest dal castello di Dracula?
Il Castello di Bran si trova a circa 170 km da Bucarest.
Per arrivarci in auto, il viaggio dura circa 2 ore e mezza, ma dipende dalle condizioni del traffico.
Quanto costa un caffè in Romania?
Caffè: 5 RON (1,14 US$ ). Birra: 8 RON (1,82 US$ ). Cena per due in un ristorante: 250 RON (57,12 US$ ).
Quali documenti servono per andare in Romania?
è necessario il passaporto o la carta di identità valida per l'espatrio in corso di validità.
A che ora si mangia in Romania?
Dipende come sempre dai posti, ma in linea generale in Romania si mangia un po' a tutte le ore, quindi nessuno vi dirà niente quando arriverete alle 15 in un ristorante in 15.00 nonostante l'orario. Solo considerate con nei posti più piccoli e tradizionali chiudono il ristorante alle 22.
Come vestirsi ora a Bucarest?
Nelle stagioni intermedie, la soluzione migliore è vestirsi a più strati per trovarsi pronti sia alle ore più calde, sia al fresco della sera. Soprattutto in primavera, non deve mancare impermeabile e ombrello in caso di acquazzone, mentre contro i venti possono essere indicati giacca a vento e foulard.
Qual è la situazione dell'acqua potabile in Romania?
La situazione dell'acqua potabile in Romania è piuttosto delicata: molta parte della popolazione che vive nei villaggi non ha accesso ad una sistema di distribuzione di acqua sicura potabile. L'emunzione viene effettuata dai pozzi distribuiti sul territorio, che attingono direttamente dalla falda acquifera.
Quale lingua si parla a Bucarest?
La lingua ufficiale della Romania è il rumeno, ma anche l'inglese è abbastanza diffuso, perciò nella maggior parte dei casi non ci saranno problemi se vi esprimete in questa lingua.
Cosa si compra bene in Romania?
- Uova dipinte. La Romania è una terra ancora profondamente legata alle sue tradizioni. ...
- Ceramica di Horezu. ...
- Souvenir di Dracula. ...
- Bluse Ie. ...
- Maschere tradizionali. ...
- Topoloveni. ...
- Opinci. ...
- Tuica di prugne.
Come sono le persone in Romania?
I rumeni sono persone vivaci ed allegre sempre pronte a festeggiare per i propri ospiti. Ogni timidezza sparisce presto se vedono un'amichevole interessa da parte dello straniero. Vi sorprendera l'abilita di molti rumeni di parlare lingue straniere incluso l'inglese.
Qual è il posto più bello della Romania?
- Bucarest, il cuore della Romania. ...
- Brașov, alle porte della Transilvania. ...
- Constanza, sulle sponde del Mar Nero. ...
- Targu Jiu, una piacevole scoperta. ...
- Sighisoara, la città delle fiabe. ...
- Suceava, terra di monasteri. ...
- Iasi, la città della cultura rumena. ...
- L'architettura germanica di Sibiu.
Cos'è un gipsy?
Gypsy in lingua inglese significa "gitano", "zingaro".
Qual è la città con più zingari in Italia?
Anche se è Roma la città con il maggior numero di insediamenti formali (ne ha 9), è a Napoli che si registra il maggior numero di persone di etnia rom in emergenza abitativa e le baraccopoli informali più grandi.
Cosa significa zingara?
Zingari – termine (eteronimo) comunemente usato per indicare le popolazioni romaní, un gruppo di etnie, diffuse principalmente in Europa, di lingua e cultura romaní, o parlanti varianti dialettali delle stesse, che hanno avuto un passato nomadico, e che sono ritenute essere originarie dell'India.